B-WATERSMART

Progetto HORIZON 2020 B-WaterSmart: ETRA coinvolta nelle attività del CASO VENEZIA per l’innovazione del settore idrico

 

  

 

 

Favorire la transizione verso economie e società “water-smart” nelle aree costiere dell’Europa: è questo l’obiettivo principale del progetto Europeo B-WaterSmart, che vede ETRA coinvolta nel caso studio Venezia insieme a un’altra multi-utility del Veneto (Veritas), due fornitori di tecnologie (Depuracque ed Hydrotech), un’azienda del settore ICT (Engineering) ed un istituto di ricerca Norvegese (Sintef) nella sfida al recupero delle risorse collegate al servizio idrico integrato.

L’obiettivo è dimostrare l’opportunità e la sostenibilità delle logiche di recupero delle risorse connesse ai processi di depurazione dei reflui fognari, individuando nel contempo potenziali modelli di gestione per superare le barriere che ostacolano la chiusura dei cicli. 

Mediante approcci basati sull’innovazione tecnologica e gestionale, il lavoro congiunto e l’integrazione delle conoscenze di tutti i protagonisti e stakeholder della filiera, il caso Venezia si prefigge di creare i presupposti per una conoscenza stabile ed oggettiva che favorisca la transizione verso la valorizzazione delle risorse ed un’economia circolare.

Sul tema “nutrienti”, ETRA è coinvolta nella sperimentazione e confronto di due tecnologie di strippaggio per la rimozione e successivo recupero dell’azoto da matrici liquide generate dai trattamenti dei fanghi  di depurazione. Nel caso specifico, la matrice oggetto di studio è il surnatante liquido da codigestione anaerobica prodotto nel polo biotrattamenti ETRA di Camposampiero. La possibilità di collocazione dei prodotti di tali processi sarà studiata in funzione della loro qualità e stabilità, tenuto conto delle potenziali diversificazioni d’uso. 

Inoltre, per supportare la valorizzazione di effluenti e fanghi di depurazione saranno sviluppate due piattaforme IT di supporto a produttori, decisori ed utilizzatori utili all’individuazione di percorsi di riutilizzo dell’acqua depurata in campo industriale, urbano e agricolo e, nel caso dei fanghi di depurazione, di recupero di sostanza organica, nutrienti ed energia. Le variabili di interesse e le barriere (infrastrutturali, geografiche, economiche e normative) saranno trattate tenendo conto delle necessità di tutti i protagonisti della filiera di gestione; le classi di qualità deriveranno dall’analisi di una porzione significativa del territorio regionale. La combinazione e l’integrazione delle informazioni darà origine allo strumento di supporto nelle scelte di gestione per la valorizzazione delle risorse nel contesto locale, mentre l’uniformazione e la standardizzazione del linguaggio conferiranno allo strumento le caratteristiche per la trasferibilità ad altri territori dell’UE.

Infine, il progetto prevede di costruire e testare in scala pilota un impianto costituito da una sequenza di trattamenti per lo specifico riuso industriale per dimostrare l’opportunità di riutilizzo dell’effluente depurato.

 

Il caso Venezia vale 2,3 milioni di euro di finanziamento, a fronte di un complessivo di progetto pari a 15 milioni. B-WaterSmart è coordinato dall’istituto di ricerca tedesco “IWW Water Centre” e vede la partecipazione di 36 partner distribuiti in 7 nazioni europee. Oltre a Venezia, i casi studio in prima linea nell’implementazione di soluzioni innovative sono: Alicante (Spagna), Bodø (Norvegia), Fiandre (Belgio), Lisbona (Portogallo) e la Frisia Orientale (Germania). Iniziato a Settembre 2020, il progetto dovrebbe concludersi ad Agosto 2024. 



Per maggiori informazioni sul progetto, si rimanda al sito web ufficiale:

https://b-watersmart.eu

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