Oggi è la Giornata Mondiale dell'Acqua

22 Mar 2018

Fidati dell’acqua del rubinetto: è buona, più sicura e conveniente!

Una nuova direttiva europea mira a ridurre l’uso di acqua in bottiglia

In Italia, in media, ogni cittadino beve 208 litri di acqua in bottiglia all’anno. Siamo i primi in Europa, dove la media è di 106 litri a testa, e secondi al mondo, dietro ai messicani, con soli 36 litri in più. Un’abitudine di consumo che si traduce in una produzione di 10 miliardi bottiglie di plastica l’anno e una spesa di circa 30 euro l’anno a testa.

Etra da anni s’impegna ad incrementare l’utilizzo dell’acqua del rubinetto, con campagne informative e iniziative nelle scuole. Ora l’Europa entra in campo, con una direttiva sulle acque potabili emanata nel febbraio scorso che dovrà essere approvata dal Consiglio e dal Parlamento Europeo. «Per cambiare, i consumatori devono avere fiducia. E per aumentare la fiducia serve più trasparenza», commenta la Commissione all’Ambiente Ue. La nuova direttiva imporrà ai distributori di informare meglio gli utenti, anche online, su consumo, struttura dei costi e prezzo al litro (che in media è di due millesimi di euro). Maggiore visibilità anche sul livello qualitativo dell’acqua, con un’evidenza particolare «per le sostanze nutritive come calcio e magnesio ». Niente obblighi, dunque, ma nuovi strumenti per scegliere con oculatezza. Una valutazione d’impatto fatta dai tecnici della Commissione stima una possibile riduzione del 17 per cento del consumo di acqua in bottiglia con le nuove norme, che potrebbe portare a un risparmio di 600 milioni di euro l’anno per le famiglie europee e a una riduzione dell’inquinamento da plastica.



Acqua del rubinetto? Perché no?

Spesso viene dalle stesse fonti

È praticamente impossibile distinguere le acque minerali dall’acqua di rubinetto erogata da Etra. Confrontando le analisi, si riscontrano le stesse caratteristiche chimiche, spesso derivanti dalla medesima provenienza territoriale. Infatti la fonte da cui proviene l’acqua minerale che solitamente è in vendita nel nostro territorio corrisponde agli stessi punti di prelievo dell’acqua dell’acquedotto.

Spesso i pozzi si trovano a pochi metri l’uno dall’altro… Se poi non ti va il gusto, ricordati che se senti un  lieve sapore di cloro puoi toglierlo lasciando l’acqua in una caraffa in modo che questo evapori. Se la preferisci frizzante esistono in commercio delle ottime soluzioni per aggiungere l’anidride carbonica.



Ma è diversa!

Acque di rubinetto e acque minerali con la stessa origine hanno, però, molte differenze, che rendono l’acqua del Sindaco più… virtuosa.

L’impatto ambientale: pensa a quante bottiglie in plastica all’anno può produrre come rifiuto una famiglia che beve solo acqua minerale e all’inquinamento e al traffico legati al trasporto su strada: spesso la vendita dell’acqua minerale avviene in luoghi molto lontani dalla zona di produzione.

I controlli: l’acqua di rubinetto è incredibilmente controllata e in molti casi gli stessi parametri hanno limiti più restrittivi per le acque di rubinetto.

Il prezzo: un litro d’acqua di rubinetto costa circa 130 volte in meno di un litro d’acqua imbottigliata e la ricevi direttamente a casa tua, senza bisogno di trasportare le pesanti confezioni di bottiglie!

Ricorda poi che nel prezzo al litro che paghi al tuo gestore è compreso il servizio di fognatura e depurazione: la chiusura del ciclo idrico integrato comporta infatti anche la raccolta dell’acqua potabile e il suo trattamento, affinché i nostri scarichi non inquinino i fiumi.

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