Umido organico: guida al corretto conferimento
L’Umido organico rappresenta una parte significativa dei rifiuti domestici. Si tratta principalmente di scarti organici di cucina e di altri materiali biodegradabili.
La corretta gestione dell'Umido organico è fondamentale per ridurre l'impatto ambientale e promuovere la sostenibilità.Continua a leggere per saperne di più su questa tipologia di rifiuto e per capire come anche tu puoi contribuire al suo riutilizzo sostenibile.
Cosa si intende per Umido organico?
L’Umido organico, o più semplicemente Umido, è formato da scarti e avanzi di alimenti cotti o crudi, di origine animale o vegetale. Rientrano in questa categoria anche i cibi avariati e scaduti, i gusci di uova e di frutta secca, i fiori recisi e i resti di cibo degli animali domestici.
L’Umido comprende anche stuzzicadenti, bastoncini in legno di gelati e ghiaccioli e, salvo eccezioni, tovaglioli/fazzoletti di carta usati. Questo perché si tratta di oggetti realizzati in materiale organico biodegradabile.
Rientrano nell'Umido anche cialde e capsule di caffè o altre bevande purché biodegradabili e compostabili.
Cosa non si può buttare nell’organico?
Per favorire il riciclo dell’Umido è importante che questo sia quanto più possibile “pulito”, ovvero privo di impurità. Ciò significa che deve essere conferito in sacchetti compostabili e che non deve contenere gusci di molluschi, conchiglie e ossi.
Per capire meglio cosa va e cosa non va nell’Umido, segui le indicazioni riportate nella tabella sottostante e nella pagina dedicata alla tipologia di rifiuti.
Come conferire l’Umido organico
La raccolta differenziata dell'Umido organico è un passo cruciale nel processo di smaltimento dei rifiuti.
Separare correttamente i rifiuti organici dagli altri materiali permette di avviare correttamente il processo di compostaggio, trasformando gli scarti in nutrienti preziosi per il suolo e in fonte di energia alternativa.
Di seguito qualche semplice indicazione per conferire l'Umido:
Il rifiuto Umido deve essere conferito in sacchetti compostabili. Il sacchetto è compostabile quando riporta il marchio CIC o la dicitura "compostabile", in conformità alla norma UNI EN 13432. | |
Conchiglie, gusci di molluschi e ossi sono fatti prevalentemente di calcio e vanno conferiti nel Secco residuo. | |
Fazzoletti e salviette di carta usati vanno conferiti nell’Umido organico. Se sono sporchi di materiale non organico (detergenti, vernici, ecc.) vanno nel Secco residuo. | |
Cialde e capsule del caffè o altre bevande, se biodegradabili e compostabili, vanno nell’Umido organico. Quelle non compostabili vanno nel Secco residuo, preferibilmente dopo l’eliminazione dei residui di caffè, che vanno conferiti nell’Umido. Si consiglia di verificare sempre sulla confezione del prodotto i materiali che compongono le cialde e le modalità di separazione e conferimento indicate. Alcuni venditori offrono la possibilità di portare le cialde usate in negozio.
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Con il Compostaggio domestico puoi conferire l’Umido direttamente nella Compostiera e ottenere del Compost per il tuo giardino. |
Cosa si ottiene dall’Umido?
L’Umido organico proveniente dalla raccolta differenziata, eventualmente addizionato anche al Verde e ramaglie, può essere utilizzato per produrre compost, un fertilizzante naturale, e biogas, una fonte di energia rinnovabile.
Il compost rappresenta la parte solida del rifiuto trattato, mentre il biogas è la parte gassosa che si libera durante il processo di trattamento (la "digestione"). Il riutilizzo di entrambi questi elementi rappresenta la vera chiusura del ciclo di vita del rifiuto Umido. Il compost viene impiegato in agricoltura per fertilizzare i campi, mentre il biogas può essere bruciato per ottenere energia elettrica e calore.
Nel territorio Etra esistono impianti dedicati sia alla produzione di compost che di biogas.
PER SAPERE COME CONFERIRE ALTRE CATEGORIE DI RIFIUTI
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