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Comunicati stampa

Un nuovo serbatoio per la Centrale di Oliero

Un intervento del costo di un milione e mezzo di euro:  il vecchio serbatoio sarà demolito per costruirne uno nuovo, capace di rispondere efficacemente ad eventi critici
 

Il vecchio serbatoio 2 della centrale di Oliero Valstagna verrà demolito per costruirne uno di maggiore capacità e con caratteristiche strutturali tali da rispondere assai più efficacemente ad eventi eccezionali.
E’ l’intervento varato da Etra nei giorni scorsi, con la consegna dei lavori, che dovrebbero durare poco meno di nove mesi. L’opera, prevista dal Progetto Generale dell’Acquedotto del Consiglio di Bacino Brenta, prevede oltre alla demolizione e ricostruzione del serbatoio, l’esecuzione di un collegamento dall’adduttrice del Grappa alla nuova Centrale di Oliero per attuare le previste interconnessioni tra gli acquedotti dell’Alto Vicentino, nell’ottica di integrazione ed ottimizzazione del servizio idrico.
«L’opera – illustra il Presidente del Consiglio di Gestione di Etra, Andrea Levorato - migliorerà nettamente l’affidabilità complessiva del sistema, con benefici, negli stati di emergenza, che riguarderanno un bacino di 30.000 persone. L’investimento complessivo è di un milione e mezzo di euro interamente a carico di Etra: rispettando anche le più attuali e restrittive norme antisismiche, servirà per garantire il perfetto funzionamento della Centrale ancora per molti anni».
Attualmente la Centrale di Oliero (la cui costruzione venne avviata nei primi anni ‘70) è composta dalla presa dal laghetto della grotta di Oliero, da due serbatoi di accumulo e dalla centrale vera e propria. Il serbatoio 1 è stato rinnovato di recente, mentre il numero 2 risale al 1972 e ormai si presenta fatiscente ed inadeguato, tanto da rendere necessario un intervento in tempi brevi.
I due serbatoi hanno la funzione di accumulo idrico a servizio della centrale di Oliero, che serve tutte le utenze dei Comuni dell’Altopiano di Asiago, nel caso in cui le sorgenti in quota non riescano a far fronte alla richiesta.
Il nuovo manufatto sarà costituito da un serbatoio per il contenimento dell’acqua potabile (delle dimensioni in pianta di m. 20x16 e una capacità di circa 1370 metri cubi di acqua), da una camera per l’alloggio delle elettropompe e per la manovra, da un locale Quadri Elettrici e da un’anticamera per l’accesso alla vasca. Alimentazione, ventilazione e pareti sono costruite tutte in modo da impedire l’ingresso d’acqua dall’esterno e qualsiasi tipo di contaminazione.
Enorme attenzione è stata posta, nel preparare il progetto, agli aspetti paesaggistici, al pregio della zona fluviale (si trova su un terrazzo detritico posto proprio alla confluenza tra il torrente Oliero ed il fiume Brenta), e anche ai suoi elementi storico-architettonici: su richiesta del Comune di Valstagna verrà preservato l’antico muretto a secco (che costeggia la stradina di accesso al serbatoio), di pregevole fattura, tipico delle costruzioni del posto e realizzato con pietre del luogo, e verrà piantata un’alberatura di carpini a coprire tre lati degli edifici, la cui facciata si presenterà in pietra, interrotta da rivestimenti di copertura in acciaio Cor-ten.