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Comunicati stampa

Servizio rifiuti: aumentano i Comuni in tariffa il regime più equo e conveniente

Quello della tariffa a corrispettivo è il modello che, nell’ambito della gestione dei rifiuti con la raccolta differenziata, consente maggiore equità nelle tariffe perchè rispetta la direttiva europea “Chi inquina paga” e permette il contenimento dei costi. E nel corso del tempo, è stato adottato da un numero crescente di Comuni Soci un regime di sistemi a misurazione puntuale con microchip oppure con press container.  La tariffa corrispettiva comporta decisamente un minor aggravio su tutti gli utenti, cittadini e aziende: a parità di costi del servizio, cittadini e aziende pagano meno. Con la tariffa, le aziende scaricano l’IVA, con un risparmio che vale oltre 2.2 milioni di euro all’anno, pari al 4.3% del totale pagato oggi.

In altre parole se si adottasse il tributo in luogo della tariffa cosiddetta corrispettiva gli utenti pagherebbero mediamente il 4,3% in più.

La scelta della misurazione puntuale rappresenta il futuro ed è già contenuta anche nel piano industriale di Etra per il triennio 2016/18: tra gli obiettivi principali, c’è infatti la standardizzazione del servizio rifiuti. Vi sono varie azioni che devono essere messe in atto per incrementare la commisurazione puntuale: per le utenze domestiche ad esempio la riduzione del numero di svuotamenti ricompresi nei minimi o dei conferimenti del secco residuo compresi in tariffa base, o l’addebito diretto dei servizi a domanda individuale (ovvero la raccolta del verde, degli ingombranti porta a porta, del compostaggio domestico…).

Attualmente il numero di Comuni serviti da Etra in regime tariffario è pari a 49; la più recente adozione in ordine di tempo è stato il Comune di Bassano, altri Comuni entreranno in tariffa nel 2018.

Nella primavera di quest’anno, nel frattempo, è stato emanato il Decreto Ministeriale 20/04/2017, che introduce i «Criteri per la realizzazione, da parte dei Comuni, di sistemi per la misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico...»: tali criteri risultano finalizzati ad attuare un effettivo modello di tariffa, commisurata al servizio reso a copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati. Il documento detta l'ambito di applicazione e le definizioni base di "Rifiuto urbano residuo", "utenza" e "utenza aggregata"; l'utenza viene identificata mediante l'assegnazione di un codice personale ed univoco. Insomma il decreto disciplina la misurazione puntuale che rappresenta la condizione necessaria per attuare un modello di tariffa corrispettiva commisurata al servizio reso, applicata e riscossa del gestore del servizio.  

Il Decreto Ministeriale prevede 24 mesi per l’adeguamento, che quindi dovrà essere attuato entro il  6 giugno 2019.

I contenuti essenziali del Decreto vertono sulla misurazione puntuale: è necessario, dice il Ministero, misurare almeno la frazione del rifiuto urbano residuo, ovvero il cosiddetto Secco non riciclabile; è possibile utilizzare il peso o il volume; è necessaria l’identificazione dell’utenza al contenitore con un vincolo di univocità (ad esempio con il microchip assegnato all’utenza); è possibile misurare le utenze in modo aggregato, in caso, ad esempio di condomini.

Nel complesso i dettami del decreto confermano le scelte già attuate dai Comuni Soci di Etra e dalla Società: il modello di misurazione applicato alla raccolta differenziata nel bacino di Etra è pienamente in linea con la normativa. Non resta che attuarla completamente nei Comuni ancor oggi privi del sistema di misurazione: tutti i Comuni dovranno dotarsi di un kit standard a partire dall’esercizio 2019, introducendo la corrispondente articolazione tariffaria.

L’azienda infatti è già impegnata in un poderoso piano di adeguamento alle disposizioni del DM 20/04/2017: grazie a questo sforzo, i Comuni che adottano la tariffa puntuale potranno essere a regime con il sistema previsto (bidone + RFID  d’identificazione o press container + tessera). In totale (comprese le operazioni di distribuzione già in corso in questi anni) verranno distribuiti circa 600.000 contenitori (tra carta, vetro, secco) con un investimento complessivo di 20 milioni di euro.