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Comunicati stampa

Rubano e Etra insieme per un welfare rispettoso dei tempi di vita e di lavoro

Firmata una convenzione per aprire i nidi e le materne di Rubano ai dipendenti Etra non residenti

 

- Migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti favorendo la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con particolare riguardo al supporto dei genitori nella cura dei figli. È questo l’obiettivo della convenzione tra Etra e il Comune di Rubano firmata il 19 aprile scorso grazie a un positivo confronto con le organizzazioni sindacali federali e territoriali CGIL, CISL e UIL.

«La convenzione - spiega il presidente di Etra Andrea Levorato – si inserisce in un più ampio progetto di welfare territoriale promosso dall’azienda di concerto con le organizzazioni sindacali, per uno sviluppo delle buone pratiche di welfare, che promuove il convenzionamento di alcuni servizi con i Comune dove Etra lavora, a partire da quelli diretti all’infanzia. Un’iniziativa che ha visto l’adesione convinta del Comune di Rubano, che qui ringrazio, e che ci auguriamo possa fare da apripista allo sviluppo di convenzioni analoghe con altri Comuni. Non solo. Stiamo studiando iniziative anche in altri ambiti, per esempio nei servizi per gli anziani».

La convenzione permette a tutti i figli dei dipendenti di Etra che lavorano nella sede Etra di Rubano l’accesso agli asili nidi privati e comunale oltre che alle scuole per l’infanzia presenti nel territorio comunale, con garanzia dell’assegnazione del posto fino al raggiungimento della capacità massima dei posti accreditati. Questo senza fare distinzioni tra residenti e non residenti, e quindi senza aggravi nelle rette.

«Crediamo che sia fondamentale supportare le famiglie nella gestione dei figli, per un equilibrio sano dei tempi del lavoro e della famiglia. Ecco perché abbiamo subito accolto positivamente la proposta – spiega il Sindaco di Rubano Sabrina Doni - facendoci parte attiva di un processo di convenzionamento che ha coinvolto i nidi e le scuole dell’infanzia, che hanno dato la possibilità di accesso riservando alcuni posti, anche ai cittadini non residenti ma lavoratori in aziende del territorio».