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Comunicati stampa

Rispetto al 2021 il costo dell’energia è aumentato del 50% e il gas di cinque volte. Etra combatte il caro energia con un mix di azioni

Contenimento degli aumenti grazie a risparmio energetico, corretta gestione dei contratti di acquisto e autoproduzione di energia

Risparmio energetico, corretta gestione dei contratti di acquisto e la produzione di energia elettrica per autoconsumo: è questo il mix di strumenti messi in campo da Etra per limitare il peso degli aumenti dell’energia, necessaria per il funzionamento degli impianti e per lo svolgimento dei diversi servizi. Peso che, altrimenti, andrebbe a scaricarsi in modo ancora più pesante sulle bollette.
«Etra consuma 75 GWh di energia elettrica l’anno e oltre 700.000 mc (17.000 TEP, ndr Tonnellata Equivalente di Petrolio, unità di misura dell’energia) di gas metano per il funzionamento di centrali di acquedotto, depuratori, impianti di trattamento rifiuti, sollevamenti acquedotto e fognatura, e circa 1400 utenze interne – spiega il presidente Flavio Frasson –. Rispetto al 2021 il costo dell’energia è aumentato del 50% e paghiamo cinque volte di più il gas. Aumenti che sarebbero stati ancora più consistenti se non fossero state messe in campo azioni che ci hanno permesso di contenerli e, quindi, di limitare gli aumenti in bolletta».
Sul fronte della riduzione dei consumi, Etra si è sempre orientata verso tecnologie che permettono di ottenere significativi risparmi energetici, tra cui motori ad alta efficienza per i pompaggi, convertitori di frequenza (inverter) che ottimizzano il consumo di energia fornendo alle apparecchiature la corretta quantità di energia; compressori ad alta efficienza, utilizzati nelle vasche di ossidazione dei depuratori che utilizzano anche turbine di compressione di tipo aeronautico; trasformatori e apparecchiature con basse perdite. Sono state, inoltre, sostituite le lampade tradizionali nelle sedi e negli impianti con sistemi a led e viene utilizzato il telecontrollo per gestire al meglio i processi aziendali.
Il contenimento dell’impatto degli aumenti deriva anche da un oculato sistema di acquisto dell’energia.
«Per quanto riguarda l’acquisto di energia elettrica, che è la parte rilevante dei consumi (89%) – continua Frasson –, Etra ha aderito al progetto del gruppo di acquisto del consorzio Viveracqua che riunisce 15 gestori acquedottistici del Veneto per un consumo complessivo di circa 550 GWh (550.000.000 kWh). L’acquisto di energia avviene direttamente in Borsa e viene fatto da una Commissione Energia, alla quale Etra partecipa attivamente, che monitora costantemente i mercati energetici e decide quanto e come acquistare l’energia necessaria. Gli aumenti dei prezzi sono iniziati a marzo 2021 e potendo assicurare delle quantità di energia nei mesi successivi, di trimestre in trimestre, ad un prezzo bloccato si è riusciti se non a ridurre a limitare i costi di approvvigionamento».
Oltre a lavorare sull’efficienza e sul fronte dell’acquisto dell’energia elettrica un importante fattore di risparmio è l’autoproduzione di energia elettrica per autoconsumo.
«Grazie al nostro core business, vale a dire i rifiuti e l’acqua che rappresentano per noi una risorsa secondo il principio dell’economia circolare – spiega Frasson –, produciamo biogas e energia elettrica dai rifiuti, gestiamo piccole centrali idroelettriche su canali irrigui e ricaviamo energia dai diversi impianti fotovoltaici. In questi mesi si sta valutando la possibilità di realizzare pannelli fotovoltaici anche negli impianti per una produzione di circa 2MW. Infine, l’impianto di produzione di biometano dal Digestore di Bassano permetterà in futuro di alimentare, partendo dal rifiuto umido, parte della flotta aziendale con notevole risparmio di gasolio da autotrazione».