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Comunicati stampa

Riduzione e riutilizzo delle acque reflue: la Giornata Mondiale dell'acqua 2018

Cade il 22 marzo quest’anno la Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day), dedicata, in quest’edizione, all’importanza di ridurre e riutilizzare le acque reflue, per migliorare la salute umana e ambientale.  L’obiettivo dichiarato dall’Onu è di “migliorare la qualità dell’acqua entro il 2030 eliminando il ricorso alle discariche, riducendo l’inquinamento, dimezzando la quantità di acque reflue non trattate e aumentando considerevolmente in tutto il mondo il riciclo e il riutilizzo sicuro”.  «Etra – spiega il Presidente del Consiglio di Gestione Andrea Levorato - mette in campo tecnologia e professionalità per salvaguardare il ciclo naturale dell’acqua: accanto al compito primario della depurazione, Etra è fortemente impegnata anche sul tema della riduzione delle acque reflue e dell’estensione della rete fognaria, per avviare ad un corretto trattamento tutte le acque di scarico”.

La rete fognaria, nera e mista, è stata estesa per ben 17 nuovi chilometri nel corso del 2017 ed ora raggiunge una lunghezza complessiva di 2.543 chilometri; in generale, secondo le previsioni del vigente Piano d’Ambito, nel corso del 2018 si prevede l’attivazione di interventi sulle fognature per quasi 12 milioni di euro.

Investimenti ingenti si concentrano sull’attività chiave che è la depurazione, con lavori di sistemazione e miglioramento, nell’ottica dell’aumento delle prestazioni: tra il 2017 ed il 2018, gli interventi, in parte terminati, in parte in corso, sui depuratori, superano la cifra di 35 milioni di euro.

E infine, ricordiamo il monitoraggio continuo dell’impatto ambientale grazie al Laboratorio interno, che controlla dal punto di vista chimico, fisico e microbiologico le filiere acquedotto e depurazione, eseguendo quasi 43.000 analisi l’anno. Professionale, competente, e costantemente attento all’innovazione tecnologica, questo è un comparto strategico per i servizi erogati da Etra

Ancora, nella fognatura, Etra è impegnata in un Piano per la progressiva separazione delle reti ancora miste e di riduzione delle acque parassite, cioè acque meteoriche e acque superficiali o di falda impropriamente recapitate in fognatura. Gli interventi vengono eseguiti da squadre specializzate e prevedono tre step: anzitutto una campagna di misure sulla rete fognaria (con misuratori di portata e pluviometri) per definire l’area di intervento, poi la videoispezione e verifica puntuale delle condotte fognarie e degli allacciamenti anche con l’ausilio di canaljet e infine gli interventi strutturali sulla rete. Le aree su cui intervenire vengono scelte in base alle criticità del territorio e dall’analisi dei dati a sistema (portate in ingresso agli impianti di depurazione confrontati con la popolazione residente). Sono già stati interessati da interventi di questo tipo i comuni di San Giorgio in Bosco, nell’Alta Padovana, di Saonara, nella cintura del capoluogo, e di Galzignano e Montegrotto nell’area termale..

Eccelle, sotto l’aspetto del riutilizzo delle acque, lo speciale progetto di Etra, nato dalla collaborazione della multiutility con il Comune di Asiago, la Regione e alcuni privati, che ha reso possibile l’innevamento artificiale delle piste del Kaberlaba, sull’Altopiano dei Sette Comuni. L'acqua purificata dal depuratore di Asiago non viene completamente scaricata nel torrente principale della zona, il Ghelpach. Attraverso quattro chilometri di tubature, l’acqua arriva al bacino da cui si riforniscono le piste da sci. Dal laghetto artificiale viene convogliata ai cannoni sparaneve, vaporizzata e lanciata alla temperatura di zero gradi. La neve derivante dall’acqua trattata è super sicura dal punto di vista igienico essendo sottoposta a molti trattamenti, fra cui la debatterizzazione con raggi uva.