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Comunicati stampa

POZZI PRIVATI: UN RISCHIO PER LA SALUTE E L’AMBIENTE

Etra investe per ampliare la rete e offre incentivi per gli allacciamenti

Nel territorio di Etra i pozzi privati censiti servono 40 mila utenti eppure pescano tanta acqua quanta ne utilizza la multiutility per approvvigionare i suoi 600 mila utenti. Ed esistono moltissimi pozzi abusivi. Non solo: i pozzi privati sono una porta aperta per inquinanti e infiltrazioni e, dal momento che prelevano dalla falda litri e litri di acqua in continuo, ne influenzano l’equilibrio, compromettendone la portata e la sicurezza.

Insomma, c’è più di una ragione per contrastare il fenomeno dei pozzi privati, diffuso nel territorio di Etra, che comporta un utilizzo sproporzionato della risorsa e un rischio per le falde. “Gli approvvigionamenti privati sottraggono alla falda una portata pari a quella dell’acquedotto, servendo però solo una frazione minima degli utenti del territorio – spiega il presidente del Consiglio di gestione di Etra, Flavio Frasson –. Per evitare gli sprechi è importante ricordare che sono obbligatorie l’installazione di dispositivi per la regolazione d’acqua a getto continuo e la denuncia annuale del quantitativo prelevato”.
“Con l’obiettivo di limitare il fenomeno dei pozzi privati – continua Frasson – investiamo molte risorse del Piano d’Ambito per finanziare l’ampliamento delle reti, portando l’acqua dell’acquedotto a utenze che ne sono sprovviste. Non solo. Prevediamo per chi ancora utilizza il pozzo in un’area già servita importanti incentivi per allacciarsi”.

I cittadini che si allacciano all’acquedotto e dismettono il pozzo possono accedere a uno sconto del 50% dei costi di allacciamento fino ad un massimo di 2.000 euro. Al 31 dicembre 2021 erano state accolte 74 richieste, con oltre 29 mila euro di contributi erogati.
“Molti utilizzano un pozzo privato perché non esiste la rete pubblica – prosegue il presidente di Etra, Frasson –, ma non sono pochi quelli che vi ricorrono pur potendo usufruire del servizio di acquedotto. Prelevano l’acqua potabile direttamente dalla falda con la convinzione che questa sia migliore di quella del rubinetto. Invece la sicurezza dei pozzi privati è incerta: spesso comunicano con falde superficiali più facilmente soggette a contaminazione da sostanze tossiche provenienti dalla superficie”.
“La contaminazione può avere conseguenze non solo per gli utenti dei pozzi privati: ogni nuovo foro è, infatti, potenzialmente un nuovo canale di connessione tra l’esterno e la falda – aggiunge Frasson – e aumenta i rischi di alterazione anche per la falda stessa. Per questo motivo i nuovi pozzi per uso domestico andrebbero realizzati esclusivamente nelle aree non servite da acquedotto”.
Per garantire la sicurezza dell’acqua i possessori di un pozzo privato devono effettuare delle analisi a loro carico con periodicità annuale. L’acqua erogata da Etra viene, invece, controllata in tempo reale, è buona e sicura. Le analisi effettuate dal laboratorio nel 2021 sono arrivate a valutare ben 53.700 parametri su 2.500 campioni, cui si aggiungono 5.233 parametri affidati a laboratori esterni a tutela della qualità dell’acqua che ogni giorno arriva nelle case degli utenti. Infine, è importante sottolineare che Etra ha eseguito studi idrogeologici sui suoi pozzi e ne monitora costantemente, oltre alla qualità dell’acqua, anche l’utilizzo (livello falda, portata, volumi) garantendo un prelievo sicuro e oculato della risorsa.