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Comunicati stampa

Pfas: l’acqua di Etra è sicura, lo conferma un monitoraggio “mirato” effettuato nelle centrali idriche

Nessuna contaminazione da PFAS nell’acqua che Etra distribuisce nelle case dei suoi clienti. Nonostante la costante attività di monitoraggio esercitata che garantisce la sicurezza e la bontà dell’acqua erogata dalla rete idrica di Etra, la società che gestisce il Servizio Idrico Integrato per 73 Comuni nelle province di Padova, Vicenza e Treviso, ha deciso, in seguito ai timori che si sono diffusi nelle ultime settimane nella popolazione del Veneto, di effettuare un monitoraggio aggiornato dedicato esclusivamente alla ricerca di PFAS.

Il risultato non fa che confermare quanto già accertato dalle analisi precedenti.

Il monitoraggio dei PFAS in tutte le sue forme (PFOA, PFOS e altri PFAS) è stato attivato fin dal 2013 e mai sono stati rilevati valori che destassero preoccupazione: quest’anno è stato eseguito a partire dalla metà di aprile, rafforzato ed esteso a tutti gli apporti di acqua che vengono immessi nelle rete utilizzata per fornire acqua potabile, quindi le analisi effettuate rappresentano la totalità dell’acqua fornita.  

Nessuna delle 57 analisi effettuate è risultata positiva ai PFAS rimanendo sempre molto al di sotto dei valori di riferimento che sono stati fissati dalla Regione, addirittura in oltre il 90% dei casi i valori non sono neppure stati rilevati dagli accuratissimi strumenti di misura essendo al di sotto dei limiti di rilevabilità. Possiamo quindi confermare con certezza che nessuna fonte utilizzata da Etra è contaminata.

Le analisi dei PFAS eseguite saranno riportate per massima trasparenza nel sito di Etra.

“È una conferma di quanto già sapevamo – commenta il Presidente del Consiglio di gestione di Etra Andrea Levorato – ma abbiamo deciso di effettuare questo monitoraggio mirato e renderne noti i risultati, come ulteriore rassicurazione dei nostri clienti. Anche molti residenti nei Comuni servizi da Etra, infatti, hanno manifestato timore, in seguito all’allarme diffuso dalla notizia della contaminazione da PFAS su una parte del territorio veneto. Attenzione: i nostri controlli erano già sicuri fino ad oggi, grazie a circa 38.000 analisi all’anno svolte sia dalle Ulss sia nel nostro laboratorio interno che è certificato ISO 17025 dal 2002; inoltre sappiamo che le fonti utilizzate da Etra non si trovano nelle zone che sono risultate compromesse. Ma abbiamo voluto fare un passo in più, controllando tutti i punti di erogazione sui parametri PFAS: le analisi sono state eseguite da un laboratorio esterno dotato di una particolare strumentazione sofisticata, un cromatografo liquido, che permette di misurare questi parametri a concentrazioni molto basse e che ha confermato la completa assenza di quei composti nell'acqua potabile da noi erogata. Sono stati analizzati accuratamente tutti gli apporti da cui scaturisce l’acqua che poi, “blindata” nella rete acquedottistica, arriva direttamente nelle case dei nostri clienti, quindi possiamo dire che ogni goccia della nostra acqua è veramente sicura”.

Va chiarito, però, che già da diverso tempo Etra si è dotata di un sistema di sorveglianza e controllo interno denominato “team HACCP”, che utilizza le medesime procedure e approcci che vengono adottati nell’industria alimentare che, oltre a garantire la qualità dell’acqua fornita da Etra ai cittadini, monitora costantemente cosa succede sia a livello europeo che mondiale riguardo al bene acqua, adattando periodicamente le modalità di controllo e quelle gestionali alle nuove esigenze per mantenere nel tempo gli elevanti standard qualitativi dell’acqua erogata ai cittadini.

 

 

Risultati analisi PFAS - (58 KB - xls)
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