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Comunicati stampa

Non consegnate i vostri rifiuti a nessuno!

Sono materiali preziosi se smaltiti correttamente, ma altrimenti possono danneggiare l’ambiente

 

Che il rifiuto, qualsiasi esso sia, sia ormai un bene prezioso, dal cui riciclo si possono ricavare materiali che hanno un valore commerciale è un principio sancito da tempo dall’UE, e che governa le politiche di raccolta e trattamento dei rifiuti basate sull’economia circolare. Non sono solo parole: nella produzione di materia prima secondaria Etra è ai primi posti in Italia: la cessione di materiale riciclato derivato da raccolta differenziata è un’attività importantissima, da cui Etra riesce ad attuare un risparmio pari a 12 euro per abitante, contro una media nazionale di 6 euro/ab, e veneta di 10 euro/ab (dato 2016), risparmio che si ripercuote direttamente in bolletta.

Da un po’ di tempo purtroppo il valore commerciale del rifiuto lo hanno scoperto anche persone che vogliono lucrare su questi materiali sottraendoli in modo disonesto al circuito pubblico. Peccato però che non si preoccupino poi di concludere il ciclo con un corretto smaltimento, rispettoso dell’ambiente.

«Un esempio? Nel 2017 abbiamo dovuto registrare un calo del 30% circa dell’olio domestico usato rispetto al 2016 – spiega il presidente Etra Andrea Levorato – Un calo dovuto non ad una diminuzione dell’impegno degli utenti, ma a furti di olio dalle cisterne stradali. E questo perché da un chilogrammo di olio domestico si ricava biodisel, un carburante che ha un ottimo mercato. Nella stessa scia si colloca un fenomeno che sta diventando sempre più preoccupante: il presidio costante dei Centri di Raccolta da parte di persone che intercettano chi vi si reca per smaltire correttamente i propri rifiuti e che chiedono con insistenza, quando non anche con aggressività, la consegna dei materiali. Cercano rame, ferro, e quanto possa essere rivenduto sul mercato. Peccato che tengano solo quanto serve, il resto non lo riportano certo al Centro di Raccolta, ma lo gettano nei fossi e nell’ambiente. E si tratta spesso di rifiuti che contengono materiali pericolosi, come i piccoli elettrodomestici, che nell’ambiente non dovrebbero proprio finire e che proprio per questo devono essere conferiti a parte, nei Centri di raccolta».

Nei prossimi mesi Etra avvierà una campagna informativa che interesserà i Centri di Raccolta per sensibilizzare gli utenti e dissuaderli dal consegnare i rifiuti in mani estranee.  

«Spesso si crede di dare una mano a queste persone lasciando loro i propri rifiuti, ma non è così semplice. Non pensano certo a riaggiustarli e a riutilizzarli per le loro famiglie, ma a smembrarli per ricavare quanto di prezioso possono contenere. Poi gettano via quello che rimane – conclude Levorato -  così senza pensarci, si genera un doppio danno: il primo è all’ambiente, che invece Etra tutela dando una giusta collocazione a ogni tipo di materiale e rendendolo innocuo; il secondo è alla collettività, perché si sottraggono possibili entrate che permettono di mantenere bassi gli importi delle bollette di tutti noi. Raccomando quindi di non affidare i propri rifiuti a nessuno. Se vi recate in Ecocentro conferite lì i vostri rifiuti: farete un favore a voi e all’ambiente».

 

I Centri di Raccolta


Attivi da molti anni, coprono praticamente l’intero territorio e permettono agli utenti di gettare specifiche tipologie di rifiuti autonomamente.

Nel bacino di Etra, sono in totale 43. Di questi, 29 sono gestiti direttamente da Etra, in veste di responsabile tecnico, 11 da Comuni soci, 2 da ditte terze.

Nel 2017 hanno accumulato circa 50 mila ore di apertura.

Sulle 211.338 tonnellate di rifiuti gestiti da Etra lo scorso anno, i Centri di Raccolta ne hanno ricevuti 36.308, circa il 17%.

Tutti i Centri di Raccolta hanno caratteristiche comuni e le funzionalità sono sempre le stesse: all’interno dell’area si trovano i cassoni (o press container) dove si possono gettare tutti quei rifiuti che non vengono asportati col porta a porta o dalle isole ecologiche distribuite sul territorio, dagli ingombranti ai cartoni, dai RAEE (gli elettrodomestici di casa) ai rifiuti pericolosi e gli pneumatici. Con l’obiettivo di avviare al riciclo quanti più rifiuti possibili.

Generalmente i Centri di Raccolta sono strutturati con accesso ai cassoni tramite rampe oppure scalette. Gli orari di apertura sono concordati con le varie Amministrazioni comunali del territorio in cui si trova il Centro e dipendono anche dal numero di utenze che vi fanno riferimento. Alcuni servono diversi Comuni.

Di norma l’accesso è regolato con l’Ecotessera che è in dotazione al cliente. Il personale di assistenza, che si trova in ogni Centro, registra l’Ecotessera sul suo palmare al momento dell’accesso, si informa su quali rifiuti l’utente intenda depositare e quindi lo indirizza ai cassoni dedicati. Nei Centri di Raccolta bisogna rispettare le indicazioni fornite dal personale, in quanto si tratta di luoghi dove vigono specifiche norme di sicurezza.

Nel corso del 2018, Etra ha in previsione l’apertura di due nuovi Centri di Raccolta.