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Comunicati stampa

No PFAS: l'acqua di Etra è controllata e sicura

Non ha bisogno di ulteriori trattamenti per il suo utilizzo

 

 

L’inquinamento da PFAS non coinvolge le falde acquifere utilizzate da Etra per l’alimentazione dell’acquedotto. La sorgente principale del fenomeno, infatti, è un’azienda situata in un’area il cui acquifero non ha alcuna connessione idrologiche/idrauliche con le falde del bacino di Etra. L’acqua che esce dai rubinetti del territorio servito da Etra, dunque, é potabile e non necessita di ulteriori trattamenti per il suo utilizzo.

Etra effettua un monitoraggio costante, 24 ore su 24, per garantire la potabilità dell’acqua erogata, e non solo per quanto riguarda i PFAS, per i quali peraltro sono stati attivati ulteriori monitoraggi specifici. Nell’ambito del Piano di Sicurezza Acquedotto ogni anno vengono controllati oltre 1500 campioni, alle fonti, all’uscita degli impianti di potabilizzazione, nei serbatoi di accumulo e lungo le reti di distribuzione per l’intero sistema gestito composto da 40 sorgenti, 250 serbatoi, 90 pozzi, 100 impianti di rilancio, 38 di disinfezione, 3 centrali di potabilizzazione. 44 mila i parametri analizzati nel solo 2018. Tutte le analisi effettuate confermano che l’acqua erogata da Etra rispetta tutti gli standard qualitativi previsti dalle vigenti normative (inclusa quella sui PFAS) sulle acque destinate al consumo umano.