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Comunicati stampa

Lotta alla morosità nel Servizio Idrico: migliorano i dati grazie all'impegno di Etra

Nel corso del 2018, 1500 pagamenti rateizzati e oltre 2000 bonus idrici. Le spese per gestire gli insoluti in parte ricadono sulla collettività

 

 

Sono in continuo miglioramento, grazie all’impegno di Etra, i dati relativi alla morosità nel Servizio Idrico. La morosità incide solamente per l’1% sul fatturato: un dato molto basso, considerato che è al 2,4% il tasso nel Nord Italia, al centro sale al 6%, 14% al Sud. Si tratta quindi della fotografia di una comunità virtuosa: i cittadini del bacino di Etra sono “buoni” pagatori, nel rispetto della collettività.

In termini quantitativi le utenze domestiche pesano significativamente sul problema morosità pur mostrando tassi di mancato incasso minori delle altre categorie ma, in termini assoluti, mancati incassi più rilevanti, dato il peso di tale tipologia di utenza sul fatturato totale. Infatti la percentuale di insoluto che deriva dall’importo monetario è pari al 62% per le utenze domestiche, al 38% per le non domestiche.

La morosità non solo crea squilibri economici per le aziende che erogano il servizio, ma anche iniquità verso coloro che pagano: è su costoro che si riversa una parte del costo delle riscossioni mancate, dato che l’Autorità ha riconosciuto che una frazione dei mancati incassi possa essere ripianata attraverso le bollette, in qualità di costo di gestione. «Insomma – spiega il Presidente del Consiglio di gestione Andrea Levorato - in parte paga chi già paga regolarmente. Ma per fortuna l’incidenza degli insoluti è bassa, grazie all’efficienza del servizio e dell’operato dei tecnici, della intensa collaborazione con le Amministrazioni Locali e della massima disponibilità verso il Cliente».

L’attività di recupero crediti in Etra si muove in conformità alla normativa di settore definita dall’Autorità e alle linee guida del Piano Anticorruzione approvato dal Consiglio di Gestione nel 2017: il miglioramento delle performance del recupero si coniuga infatti sempre con un buon rapporto coi Clienti e sulla base di principi fondamentali, quello di conformità alle leggi dello Stato, di responsabilità sociale d’impresa e anche di equità nelle contribuzione alla spesa per il servizio.

Ma qual è la procedura adottata in caso di insoluto? Dopo un mancato pagamento, Etra procede sempre ad un sollecito ordinario, quindi alla sospensione del servizio, in assenza di situazioni problematiche sul piano socio-economico, ed infine all’attività di recupero stragiudiziale/giudiziale (1251 le ingiunzioni fiscali emesse nel 2018).

È in questa fase che, su richiesta motivata da parte dei Clienti, si possono valutare e concedere eventuali dilazioni di pagamento, al fine di venire incontro a specifiche situazioni di difficoltà economica. Nel 2018 a richiedere forme di pagamento rateizzato sono stati solo circa 1500 Clienti. Nessuna attività di recupero, però, viene avviata prima di stilare un’analisi approfondita del profilo dell’utente e del debito, a salvaguardia del dialogo e del rapporto azienda/Cliente.

Nella seconda metà del 2018, inoltre, Etra ha recepito le disposizioni dell’Arera che ha istituito il Bonus Sociale Idrico, misura volta a ridurre la spesa per il servizio di acquedotto di famiglie in condizioni di disagio economico e sociale. Le richieste pervenute sono state circa 2300. Il Bonus permette di non pagare un quantitativo minimo di acqua (50 litri al giorno, 18.25 mc all’anno), pari al soddisfacimento dei bisogni essenziali della persona (decreto Presidente Consiglio dei Ministri 10/2016).