Non si sentono ospiti di passaggio, ma parte della comunità i circa 70 richiedenti asilo che hanno partecipato ieri all’incontro promosso dall’associazione casa a Colori di Bassano in collaborazione con Etra sul tema rifiuti. «Un ulteriore importante passo nel percorso di integrazione che accompagna queste persone ad acquisire regole e comportamenti che per noi sono ormai diventate abitudini – spiega il Presidente Andrea Levorato – ma che per loro possono rappresentare la chiave per essere accolti nelle nostre comunità».

Sono circa 70 i richiedenti asilo seguiti dall’Associazione Bassanese che hanno preso parte all’incontro informativo tenuto da uno degli Educatori Ambientali di Etra. Temi trattati: i rifiuti, come differenziarli e cosa diventano una volta conferiti correttamente e l’utilizzo del Centro di raccolta.

“Erano presenti famiglie intere, ma anche singoli, provenienti per lo più da Paesi africani – ha spiegato il presidente di Casa a Colori, Enrico Parolin – Si tratta delle persone ospitate in piccoli gruppi nelle nostre residenze dislocate in tutti i quartieri di Bassano secondo il principio dell’accoglienza diffusa, che seguono percorsi di inserimento lavorativo con tirocinii, corsi di lingua e di formazione al lavoro. L’incontro di oggi è stato importante per loro ma anche per noi, dal momento che crediamo indispensabile la creazione di una rete di solidarietà e accoglienza che coinvolga i diversi attori sociali e che vede da sempre Etra al nostro fianco”.

Incontri che si rivelano utili nella pratica, dal momento che chi vi partecipa dimostra poi una notevole padronanza delle regole del conferimento e non fa più errori.  

La lezione è stata tenuta in lingua italiana, alla presenza di due interpreti che, dove necessario, hanno tradotto in inglese e in francese. Come nelle esperienze precedenti, anche questa volta c’è stata una partecipazione interessata e attiva, con domande di approfondimento e di chiarimenti, particolarmente necessari in questi giorni nei quali si stanno avviando nuove modalità di conferimento nelle diverse aree della città. «Consapevoli delle difficoltà che potrebbero incontrare gli stranieri in questo passaggio alle nuove modalità di raccolta – conclude Levorato – oltre a promuovere incontri di questo tipo abbiamo provveduto a redigere le istruzioni poste sui nuovi bidoni in diverse lingue, tra le quali anche l’arabo e il cinese».