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Comunicati stampa

Le misure per ridurre l'impatto ambientale di Etra

Autoproduzione di energia rinnovabile, svecchiamento del parco mezzi, progetti innovativi e consulenze ai Comuni

Agisce su più fronti Etra per rendere sempre più sostenibile la propria attività. Un’attività che richiede l’utilizzo di molta energia termica ed elettrica necessaria al pompaggio dell’acqua potabile e della fognatura e il funzionamento degli impianti e delle sedi ma anche dei combustibili per la movimentazione dei mezzi per la raccolta dei rifiuti. «In un’ottica di sostenibilità – spiega il Presidente Andrea Levorato - l’azienda dedica grande attenzione al contenimento dei consumi e all’uso di energia alternativa, non solo per ridurre gli impatti ambientali, ma anche la dipendenza dall’esterno e i costi».

Nel 2016 Etra ha consumato poco meno di 74 milioni di kWh di energia elettrica. Il 23,2% ben 17 milioni di kWh sono stati autoprodotti da fonti rinnovabili: l’81% è rappresentato dal biogas derivante dalla digestione anaerobica dei Centri di trattamento di Bassano e Camposampiero, il 9% è stato prodotto da impianti idroelettrici e il 10% da impianti fotovoltaici «Sono attivi diversi progetti innovativi che ci porteranno nel 2017 ad aumentare l’autoproduzione di energia rinnovabile – continua Levorato – In particolare, penso al recupero di energia elettrica dalla pressione in eccesso della rete acquedottistica e fognaria, con un’esperienza attivata a giugno a Romano d’Ezzelino che produce l’equivalente a coprire il fabbisogno energetico annuo di 140 famiglie. Sono in corso studi sulla cogenerazione a servizio dell’essicazione dei fanghi da depurazione, un processo che abbiamo visto risultare economicamente sostenibile, e sulla realizzazione di un impianto di trattamento del percolato da discarica, con l’estrazione di ammoniaca, il recupero di azoto e l’avvio di un processo di cogenerazione. È già concluso invece e in attesa di un adeguamento normativo, lo studio per l’upgrading del biogas prodotto dagli impianti a biometano, che potrebbe essere utilizzato per alimentare i nostri mezzi. Un progetto che, se il Legislatore provvederà con l’emissione del nuovo decreto, ci permetterebbe di far girare l’intero parco mezzi a costo zero».

Altro obiettivo è l’abbattimento delle emissioni di gas serra. «La produzione di gas serra da parte di Etra è limitato a anidride carbonica e metano – conclude - Emissioni inevitabili perché necessarie a svolgere i servizi essenziali per i cittadini. Il nostro impegno si sviluppa, oltre che sul fronte dell’aumento della produzione e dell’utilizzo di energia elettrica da fonti rinnovabili, sull’efficientamento energetico, sul sostegno alla gestione forestale del territorio per sottrarre CO2 dall’aria attraverso la crescita degli alberi e, infine, sull’aumento della percentuale di rifiuto differenziato raccolto, che permette il risparmio di materie prime e di energia grazie al riciclo».

Non ultimo, l’intervento sul parco mezzi aziendali, fonte di emissioni nocive. Con acquisti mirati e dismissioni dei mezzi più vecchi, si è portato al 59% nel 2016 la percentuale di mezzi Euro 5 e Euro 6, meno inquinanti.

Infine, Etra è attiva sul fronte dell’incentivazione dell’utilizzo di energie rinnovabili presso i Comuni soci, che affianca con servizi e consulenze. In particolare, nel 2016 gestiva 72 impianti fotovoltaici in 29 Comuni, ha provveduto a redigere in Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) per 26 Comuni e offerto consulenze per l’efficientamento dell’illuminazione pubblica e degli edifici pubblici.