In Etra ogni giorno è una Giornata Mondiale dell'Acqua, ma il 22 marzo è una data speciale per tutto il pianeta: è il giorno in cui ogni anno l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite celebra il World Water Day, promuovendo attività concrete ed eventi di sensibilizzazione nei paesi membri. Il tema di quest'anno è  “Perchè sprecare l'acqua?”, domanda più che legittima, dal momento che ancora oggi ben 663 milioni di persone nel mondo non hanno la disponibilità di risorse idriche potabili.  Un problema che non ci tocca? No, non è così: certo, il Veneto è una delle regioni più ricche di “oro blu”, le sue falde acquifere costituiscono una delle riserve idriche più importanti d’Europa sia per potenzialità che per qualità e proprio le acque sotterranee sono la fonte principale di acqua per il servizio idrico gestito da Etra, ma il mantenimento di standard qualitativi elevati per l’acqua distribuita richiede costante attenzione sia nella scelta dei punti di prelievo, sia nei controlli analitici, sia, appunto, nell’evitare al massimo gli sprechi.

Il servizio di acquedotto di Etra raggiunge quasi 594.000 abitanti nelle province di Padova, Vicenza e Treviso, mettendo in rete oltre 35 milioni di mc di acqua l'anno, totalmente provenienti da falda o sorgente (in nessuna percentuale da acque di superficie). I trend di consumo segnano un calo del 4%  in due soli anni per abitante, che leggiamo come una maggiore consapevolezza nell’evitare lo spreco della nostra preziosa acqua.

«Ora – spiega Andrea Levorato, Presidente del Consiglio di Gestione - tra le prime aziende di servizi in Italia, Etra si è dotata del Piano di Sicurezza Acquedotto: si tratta del Water Safety Plan promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui l’Istituto Superiore della Sanità Italiano ha redatto le Linee Guida. Consiste in un approccio all’erogazione dell’acqua basato sulla valutazione e gestione del rischio, esteso all’intera filiera idrica dalla captazione alla distribuzione finale». IL PSA parte da un'attenta analisi del sistema idrico, da cui discende l'adozione di interventi strutturali e gestionali, per arrivare alla definizione di un monitoraggio operativo sistematico per ogni punto significativo individuato. Il cuore di questo monitoraggio è hi-tech: un sistema di supervisione collegato alla strumentazione in linea che controlla i parametri di processo in tempo reale e li trasmette agli oltre 100 operatori che presidiano il territorio.

E il lavoro analitico di laboratorio non si ferma mai: nel 2016 le analisi sono state oltre 42.000 (34.000 interne, 8.500 affidate ad esterni), 1.534 i campioni prelevati dall’acqua potabile dei nostri acquedotti per verificare il costante rispetto dei parametri stabiliti dal decreto legislativo 31/2001 sulle acque destinate al consumo umano.

Anche le perdite sono uno degli aspetti che richiama maggiormente l'attenzione di Etra: dal 2009 la ricerca perdite viene effettuata secondo le metodologie indicate dall’International Water Association e negli ultimi tre anni sono stati recuperati ben 2 milioni di mc d’acqua.

Per celebrare la Giornata Mondiale dell'Acqua, infine, non può mancare l'invito ad utilizzare l'acqua di rubinetto, perchè l'acqua a km 0 presenta importanti vantaggi per l'ambiente. Ad esempio si evita la produzione di CO₂ dovuta al trasporto delle bottiglie e si diminuisce la quantità di rifiuto in plastica prodotto: ogni anno, solo in Italia, vengono impiegati mediamente 7 milioni di barili di petrolio per produrre le bottiglie in plastica e le emissioni di anidride carbonica collegate a tale produzione arrivano ad un milione di tonnellate.

Insomma, abbiamo avuto la fortuna di poter attingere ad uno straordinario patrimonio naturale  idropotabile: rispettiamolo e non sprechiamolo. E buona Giornata Mondiale dell'Acqua a tutti!