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Comunicati stampa

La raccolta degli Inerti porta a porta compie un anno

Compie un anno la raccolta porta a porta degli inerti, secondo le modalità avviate da Etra nel settembre 2016: un sistema molto semplice, che ha riscosso un ottimo risultato presso gli utenti.

Quante sono state le richieste?

Per una chiamata all’anno l’asporto è gratuito, mentre per chiamate successive alla prima il servizio diventa a pagamento, previo preventivo soggetto ad approvazione da parte dell’utente. Ad oggi, a quasi un anno dall’avvio, sono pervenute oltre 3.100 prime richieste, che sono state evase gratuitamente a domicilio dal personale incaricato da Etra.

Top delle richieste a Bassano, il comune più grande del territorio di Etra, con 341 chiamate; a seguire altri due comuni popolosi, ovvero Vigonza (273) e Cadoneghe (130). Ma tutte le aree hanno approfittato di questa opportunità: anche l’Altopiano di Asiago, con un totale di 76 richieste.

Come funziona?

Basta raccogliere il materiale da asportare e chiamare Etra al Numero Verde 800 247 842 (da lunedì a venerdì 8-20).

Possono usufruire del nuovo servizio tutte le utenze domestiche iscritte al Servizio Rifiuti.

Il quantitativo massimo conferibile gratuitamente per la prima volta è pari a 150 litri, che corrispondono a circa 10 secchi, in un’unica soluzione: con questo sistema è un’azienda incaricata a ritirare il materiale ed avviarlo al trattamento presso impianti autorizzati.

Per le chiamate successive, il servizio diventa a pagamento su preventivo.

Cosa sono gli inerti?

Per inerti si intendono i materiali derivanti da piccole ristrutturazioni (mattoni, mattonelle, cemento, calcinacci, coppi, tegole, vasellame, ceramiche). Per poter essere asportati dagli incaricati, vanno prima separati: una delibera regionale prevede, per i piccoli lavori di ristrutturazione domestica, la “demolizione selettiva”, ovvero la separazione delle varie tipologie di materiale per favorire un recupero più efficiente delle diverse frazioni. Prima di procedere alla demolizione, va eseguita un’indagine per verificare la presenza di eventuali materiali pericolosi come amianto, guaine catramate, lana di vetro e lana di roccia. Questi materiali devono essere rimossi preventivamente per evitare di contaminare il rifiuto inerte con rifiuti non idonei.

In seguito si può procedere con operazioni di demolizione selettiva. L’accumulo e il conferimento dei rifiuti prodotti deve essere effettuato per categorie omogenee (ad esempio cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche) e sono da evitare i cumuli di rifiuti misti.

Perché è stato adottato questo sistema?

«Quando gli inerti venivano conferiti direttamente dagli utenti ai Centri di Raccolta – spiega il Presidente di Etra Andrea Levorato – venivano spesso ritrovate notevoli quantità di amianto: l’amianto diventa molto pericoloso quando è deteriorato perché rilascia piccole fibre che possono essere inalate, e l’utilizzo di materiali che lo contengano è vietato in Italia dal 1992. Nonostante le azioni di sensibilizzazione verso i cittadini, le contromisure e le azioni di controllo messe in atto, nonchè la professionalità degli addetti, molte quantità di amianto rimanevano “nascoste” in mezzo al resto, e venivano individuate solamente al momento dell’avvio allo smaltimento. Purtroppo, un piccolo frammento di amianto è altamente contaminante e il suo reperimento comportava necessariamente la bonifica dell’intero carico, con i relativi costi, che potevano anche superare le coperture previste nei Piani Finanziari stilati coi Comuni. Questo ha spinto la Società a studiare un nuovo sistema».

Ora, con il sistema porta a porta, la ditta incaricata all’asporto degli inerti può svolgere tutti i controlli necessari per assicurare la conformità del materiale conferito. Nel caso venga rilevata la presenza di materiale non idoneo, la ditta è autorizzata a non raccogliere il rifiuto e fornirà le indicazioni per un corretto smaltimento.