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Comunicati stampa

Interventi per la riduzione delle perdite

Recuperati nel primo semestre 2017 470 mila metri cubi di acqua

Interventi su 160 chilometri di condotte con un volume annuo di acqua risparmiato attorno a 470 mila metri cubi per un valore economico di oltre 28 mila euro.

È questo il risultato dell’attività di ricerca perdite condotta nel primo semestre 2017, un progetto avviato nel 2009 che interessa in modo sistematico e a rotazione tratti della rete idrica più vecchi e soggetti a rotture. «Sono state identificate alcune zone pilota, dove le perdite erano superiori alla media e il risultato di un intervento risultava economicamente sostenibile – spiega il Presidente di Etra Andrea Levorato – A queste si sono aggiunti naturalmente gli interventi in emergenza».

L’attività del primo semestre ha permesso di individuare 22 perdite, di cui circa il 41% su allacciamenti e il 50% su condotte.

Fino ad ora sono state interessate dal progetto in particolare le aree distrettualizzate di Vigonza Sud, Romano d’Ezzelino, Campolongo sul Brenta, Valstagna, Rossano Veneto e Montegrotto Terme. Nella seconda metà del 2017 si sta intervenendo nel Nord del Padovano, sui Colli, nel Cittadellese, ad Asiago e nelle aree del Grappa.

«Il recupero atteso per la fine di quest’anno si attesta intorno ai 18 litri al secondo – continua il Presidente - e i benefici si osserveranno nel 2018 con un minor volume immesso in rete pari a ulteriori 560 mila metri cubi l’anno, che andranno ad incrementare i 2 milioni di metri cubi di cui è attualmente mantenuto il recupero ogni anno grazie ad un sistema di monitoraggio delle aree che sono state oggetto di interventi».

La campagna viene condotta da Etra con un sistema all’avanguardia e ad alta tecnologia, che diverse altre realtà italiane e straniere hanno chiesto di adottare e presentata a Cincinnati (USA) nel 2016 nel corso di un convegno promosso dall’International Water Association, una organizzazione non governativa e non-profit che mira a coprire tutti gli aspetti del ciclo integrato dell'acqua. «Per prima cosa viene determinata per l’area in oggetto la richiesta d’acqua notturna e si verificano le discrepanze di volumi tra acqua immessa nella rete e acqua che arriva al contatore – spiega Levorato - Quindi si procede alla ricerca mirata delle rotture nella rete e negli allacci tramite l’uso di una strumentazione acustica che, per mezzo dell’ascolto del rumore, riesce a individuare esattamente la posizione della perdita. Infine, vengono effettuate le riparazioni con la messa in opera di accorgimenti, come il controllo della pressione, per diminuire la frequenza delle rotture in futuro. L’area poi viene continuamente monitorata per permettere di intervenire con tempestività prima che la perdita diventi un problema».

Etra gestisce ben 5.370 chilometri di condotte, alcune di queste sono molto vecchie e altre vanno sostituite per l’usura, erogando 59 milioni di metri cubi/anno a quasi 600 mila abitanti. Nel triennio 2016-2018 nel Piano Industriale sono stati previsti investimenti per il servizio idrico per 108 milioni di Euro, di cui una parte importante sarà destinata proprio ad intensificare la ricerca delle perdite.