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Comunicati stampa

INERTI, ETRA LI RACCOGLIE A DOMICILIO

Nel 2021 raccolte 1.238 tonnellate per 3.600 richieste

Sono state ben 1.238 le richieste pervenute ad Etra nel corso dell’intero 2021 e 3.600 le tonnellate raccolte dal servizio di asporto inerti a domicilio, un sistema di raccolta porta a porta su chiamata, avviato da Etra nell’autunno 2016, che da qualche anno sostituisce completamente il conferimento nei Centri di Raccolta.

Per “inerti” si considerano i materiali derivanti da piccole ristrutturazioni (mattoni, mattonelle, cemento, calcinacci, coppi, tegole). Sono esclusi gli oggetti in ceramica come tazze, piatti e vasellame vario, che vanno conferiti con il Secco residuo.

Per una chiamata all’anno l’asporto è gratuito, mentre per chiamate successive alla prima il servizio diventa a pagamento, previa l’elaborazione di un preventivo soggetto ad approvazione da parte dell’utente. Il quantitativo massimo conferibile gratuitamente per la prima volta è di 150 litri, che corrispondono a circa 10 secchi, in un’unica soluzione. Un’azienda incaricata da Etra ritirerà il materiale e lo avvierà al trattamento presso impianti autorizzati.

Usufruire del servizio raccolta inerti è molto semplice: basta raccogliere il materiale da asportare e chiamare Etra al Numero Verde 800 247 842 (da lunedì a venerdì 8-20). Una volta comunicati i dati, si verrà contattati per stabilire la giornata del prelievo da parte del personale incaricato da Etra. Possono usufruire del nuovo servizio tutte le utenze domestiche iscritte al Servizio Rifiuti.

E’ importante verificare che gli inerti raccolti non siano contaminati da materiali non idonei, come ad esempio l’amianto. Grandi quantità di tale pericoloso inquinante venivano infatti trovate prima dell’avvio del nuovo sistema nei Centri di Raccolta, dove gli inerti per molti anni sono stati depositati direttamente dagli utenti, cosa non più possibile. La ditta incaricata all’asporto degli inerti ha la facoltà di svolgere tutti i controlli necessari per assicurarsi che non ci sia presenza di amianto nel materiale conferito. Nel caso ne venga rilevata la presenza, è autorizzata a non raccogliere il rifiuto e fornirà le istruzioni per il corretto smaltimento.

 

«Quando gli inerti venivano conferiti direttamente dagli utenti ai Centri di Raccolta – spiega il Presidente di Etra Flavio Frasson – venivano spesso ritrovate notevoli quantità di amianto, un materiale molto pericoloso quando è deteriorato perché rilascia piccole fibre che possono essere inalate. Non a caso l’utilizzo di materiali che lo contengano è vietato in Italia dal 1992. Nonostante le azioni di sensibilizzazione verso i cittadini, le contromisure e le azioni di controllo messe in atto, nonchè la professionalità degli addetti, molte quantità di amianto rimanevano “nascoste” in mezzo al resto, e venivano individuate solamente al momento dell’avvio allo smaltimento. Purtroppo, un piccolo frammento di amianto è altamente contaminante e il suo reperimento comportava necessariamente la bonifica dell’intero carico, con i relativi costi, che potevano anche superare le coperture previste nei Piani Finanziari stilati coi Comuni. Questo ha spinto Etra a introdurre il nuovo sistema».