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Comunicati stampa

Inconcepibile attacco al depuratore di Bassano

Levorato: «Nulla da nascondere: pronti ad analisi in cotradditorio»

 

«Ogni anno Etra svolge circa 42.000 analisi sull'acqua distribuita nelle case, ma anche sui flussi delle reti fognarie, in entrata e in uscita. Solo lo scorso anno, sono stati eseguiti monitoraggi straordinari alla ricerca di eventuali tracce di Pfas e di glifosati, che sono risultati assenti: non ci saremmo accorti di nichel e zinco? Chi afferma questo, si prende la responsabilità di dichiarazioni gravissime». Il Presidente di Etra Andrea Levorato difende fermamente gli impianti della multiutility e si rende disponibile ad un'analisi in contraddittorio, dopo le accuse lanciate dal Movimento 5 Stelle di Bassano, riguardo ad un collegamento tra il funzionamento del depuratore di Quartiere Prè e tracce di inquinamento da metalli pesanti nel Brenta. «Non sappiamo dove e come sarebbero stati prelevati i campioni che dicono di aver fatto analizzare: le nostre analisi sono supervisionate da Arpav e autorità sanitarie, soggette a protocolli rigorosi. I nostri depuratori sono impianti molto complessi e all'avanguardia, sottoposti a controlli costanti e perfettamente a norma. Il compito di tali impianti è anche quello di neutralizzare le sostanze inquinanti e reimmettere nell'ambiente acqua depurata. Ma quello che succede poi, nei corsi d'acqua, è competenza non di Etra, ma della Regione. Purtroppo il Brenta scorre in aree ad alta industrializzazione: attribuire ad Etra responsabilità in tema di inquinamento è inaccettabile”» La Società, ritenendo gravemente pretestuoso quanto diffuso, valuterà quindi anche l'ipotesi di deferire alla Procura gli autori di tali accuse, per procurato allarme. Nel frattempo, comunque, Etra è disponibile all'esecuzione di analisi “in contraddittorio”: «Etra non ha nulla da nascondere, siamo aperti allo svolgimento di analisi che siano realizzate da autorità sanitarie secondo protocolli certi: fermo restando che dovranno riguardare acque di competenza di Etra». Un passaggio anche sulla questione degli utili, chiamati impropriamente in causa: «È stato più volte spiegato che la distribuzione degli utili ai Comuni Soci non ha nulla a vedere con gli investimenti: gli utili possono essere utilizzati come dividendi per gli azionisti oppure essere riversati nel patrimonio netto, ovvero rimanere nella riserva della Società, e quindi non contribuirebbero alla quota di investimenti stabiliti annualmente, per la quale viene impiegata una componente tariffaria stabilita dall'Autorità Nazionale e dal Consiglio di Bacino. Al contrario, proprio nel caso in cui vengano distribuiti, si dà modo alle singole Amministrazioni comunali di poterli investire nell'esecuzione di lavori pubblici. Abbiamo già informato tutti i Sindaci che Etra è disponibile a fare la sua parte, nel caso in cui vogliano investire quelle somme per lavori al sistema idrico nel loro territorio».