Giornata mondiale dell’acqua 2023 - ETRA ACCELERA IL CAMBIAMENTO
Frasson: «In prima linea nella ricerca delle perdite e nell’installazione di contatori smart»
20 i km di reti sostituite e rinnovate, 60 mila i controlli sull'acqua potabile
Cittadella, 20 marzo 2023 - “Accelerare il Cambiamento” è il tema scelto per la Giornata mondiale dell'acqua 2023, promossa dalle Nazioni Unite, che si concentrerà sull'accelerazione del cambiamento per risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria. I cambiamenti climatici possono incidere sul ciclo dell’acqua, causando eventi meteorologici estremi, minacciando la biodiversità, minando i progressi su tutte le principali questioni globali.
Un'accelerazione che non trova impreparata Etra. La multiutility è impegnata ogni giorno per la tutela della risorsa acqua e per garantire un servizio sostenibile e di qualità nel suo territorio che è quello del fiume Brenta, che va dall'Altopiano di Asiago ai Colli Euganei passando per Bassanese e Alta padovana.
«Di fronte alla crisi d’acqua una delle risposte più efficaci è il risparmio idrico, una priorità nei progetti e negli investimenti di Etra sul territorio, a partire da quelli finalizzati alla riduzione delle perdite nelle reti acquedottistiche – afferma il presidente del Consiglio di Gestione, Flavio Frasson –. Nel bacino di competenza, siamo impegnati in attività di modellazione della rete e in campagne massicce di ricerca delle perdite. Abbiamo in programma, entro il 2024, un attento monitoraggio attraverso interventi sotterranei sulle condutture soprattutto in quelle zone, come l’Altopiano di Asiago e il Bassanese, dove le dispersioni di acqua sono notevoli».
Attualmente le perdite si assestano intorno al 34 per cento, percentuale tra le più basse a livello regionale a conferma di una attenta politica di intervento e di ripristino. «Più perdite si riescono a contenere e minori saranno i costi energetici che ne derivano – prosegue Frasson –. La riduzione, che ovviamente richiede investimenti a livello di ricerca e di interventi in rete, ha un impatto positivo su tutto il resto, a partire dal contenimento dei costi. Siamo fortemente impegnati nello sviluppo e nell’ottimizzazione delle reti con bonifiche e risanamenti, ma anche con la progettazione e la realizzazione di nuovi tratti di acquedotto in sostituzione di quelli obsoleti. Stiamo intervenendo in maniera capillare tanto che sono oltre 20 all’anno i chilometri di reti rinnovate e sostituite».
Etra eroga acqua potabile, sicura e buona, garantendo la qualità dell’intero ciclo idrico proprio grazie a una rete dell’acquedotto efficiente, alle analisi puntuali delle acque, alla raccolta di depurazione dei reflui nel rispetto di tutti gli standard ambientali, al miglioramento dei propri impianti.
Il servizio di acquedotto raggiunge oltre 600 mila abitanti nelle province di Padova, Vicenza e Treviso, erogando oltre 35 milioni di metri cubi di acqua l'anno vale a dire tre volte il lago di Levico e un quarto del lago di Caldonazzo, presi ad esempio perché da questi due bacini nasce il fiume Brenta. Si tratta di acqua proveniente da falda o sorgente. I controlli analitici sull’acqua potabile, aggiornati al 31 dicembre scorso, hanno raggiunto e superato il tetto dei 60.000 in un anno. Tra serbatoi, impianti di sollevamento e potabilizzazione, depuratori e fosse Imhoff sono ben 1400 i punti di prelievo.
Nel territorio di Etra la scarsità d’acqua, più che alle perdite riscontrate a livello di rete acquedottistica, è da imputare ai prelievi direttamente in falda da parte dei privati e poi dall’irrigazione a pioggia, purtroppo ancora utilizzata in agricoltura. Per quanto riguarda i pozzi privati l’attività di controllo, come stabilito da una normativa nazionale, non è di competenza dell’ente gestore, in questo caso Etra. Monitoraggi, controlli, verifiche potrebbero, però, ridurre di molto gli effetti negativi sia per il recupero delle acque che per una garanzia della qualità.
Una decisa accelerazione del cambiamento con ricadute positive è stata innescata dalla campagna massiva di installazione dei nuovi contatori. La maggior parte dei contatori smart o statici installati, di tipo ultrasonico o magnetico, permette la trasmissione di dati come il numero di matricola; data e ora; volume totalizzato; allarmi di tubo rotto, di perdita, di flusso inverso e di batteria scarica. Insomma, una svolta nell’ambito della gestione sostenibile dell’ambiente e, in questo caso, della risorsa idrica. «In circa due anni, dal 2020 a oggi, è stato complessivamente sostituito il del 34 per cento dei contatori di Etra – afferma la presidente del Consiglio di Sorveglianza, Morena Martini –. L’obiettivo della campagna massiva è arrivare ad aggiornare, nel 2024, l’intero parco contatori in un territorio di 70 Comuni che si estende nelle tre province di Padova, Vicenza, compresi Bassanese e Altopiano, e Treviso con lo scopo di installare ovunque apparecchi di nuovissima tecnologia che daranno la possibilità di una lettura veloce, precisa e sintetica dei consumi».
I contatori finora sostituti sono oltre 89 mila, di cui quasi 10 mila solo nel 2022 con interventi in particolare nell’area dell’Altopiano dei Sette Comuni e nel Comune di San Giorgio delle Pertiche. Degli 89 mila nuovi contatori finora installati, circa 37 mila sono di tipo smart (invieranno dati di lettura e allarmi in tempo reale). Saranno circa 50 mila quelli installati nel 2023 per completare poi il piano di rinnovo a metà 2025.