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Comunicati stampa

GAZZO: AMPLIAMENTO DELLA RETE IDRICA PER CONTRASTARE IL FENOMENO DEI POZZI PRIVATI

Ultimati i lavori per 1500 metri di nuove condotte con un investimento di 450 mila euro

Sono stati ultimati i lavori per la realizzazione di tratti di acquedotto in via Speranze, via Pila e via Indipendenza nel comune di Gazzo. Oltre 1.500 metri di nuove condotte che permetteranno di allacciare alla rete pubblica tutte le abitazioni prospicienti che si approvvigionavano con fonti private con un investimento di 450 mila euro. “Si va a concludere – commenta il Sindaco di Gazzo Ornella Leonardi - un intervento molto utile per il nostro territorio, che abbiamo condiviso fin da subito con Etra e che consente di veder scorrere acqua potabile, e quindi sicura e controllata, nelle case dei residenti. L’ampliamento dell’impianto nelle due vie del capoluogo ci permette di rinnovare ed estendere la rete idrica nel nostro comune, nell'ottica di una maggiore copertura del territorio e sostenibilità ambientale, che è uno degli obiettivi strategici di questa amministrazione” “I lavori si inseriscono nel piano di ampliamento della rete idrica del territorio servito da Etra – dichiara il presidente Etra, Flavio Frasson – che nel 2021 ammontava a 5.434 chilometri di condotte. Una rete capillare che permette non solo di offrire un servizio efficiente, con acqua buona, controllata e sicura a quasi 600 mila utenti, ma anche di contrastare il fenomeno dell’utilizzo di pozzi privati, che depauperano le falde e possono dare accesso a inquinanti”. Etra sta investendo risorse economiche importanti per permettere di allacciarsi alla rete pubblica la parte di cittadinanza che si serve di pozzi privati: si stima che nel territorio servito da Etra gli utenti che si servono di pozzi autonomi siano circa 40 mila. Di questi solo un decimo provvede alla denuncia annuale di approvvigionamento. La presenza di molti pozzi non censiti provoca un problema di pianificazione delle azioni per la tutela quantitativa e qualitativa della risorsa idrica, necessarie per evitare problemi di approvvigionamento, soprattutto in periodi di maggiore consumo della risorsa e di minore disponibilità. “Gli approvvigionamenti privati sottraggono alla falda una portata pari a quella dell’acquedotto – precisa Frasson - servendo però solo meno di un decimo degli utenti del territorio. Inoltre ogni nuovo foro è potenzialmente un canale di connessione tra l’esterno e la falda, aumentando i rischi di contaminazione. Infine, la sicurezza dell’acqua dei pozzi privati è garantita solo da analisi periodiche (e non quotidiane come per l’acqua di Etra), che non sempre vengono effettuate”.