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Comunicati stampa

ETRA: UNA NUOVA GOVERNANCE NEL SEGNO DELLA TRASPARENZA E DELL’EFFICIENZA

Il presidente Flavio Frasson traccia il bilancio dei primi mesi di mandato alla guida della multiutility che fornisce servizi a 69 Comuni fra le tre province di Padova, Treviso e Vicenza «Tutto si è svolto, finalmente, alla luce del sole: abbiamo voluto, non a caso, il supporto di una società di recruiting esterna che ci ha affiancato in tutte le fasi della selezione a garanzia di una obiettività totale nel processo decisionale»

Flavio Frasson, una lunga, consolidata e molteplice esperienza amministrativa alle spalle, è alla guida di Etra Spa dall’agosto del 2022. Ad eleggerlo presidente del Consiglio di gestione di Etra Spa, la multiutility che fornisce servizi a 69 comuni tra Padova, Treviso e Vicenza, sono stati i sindaci del territorio, peraltro i soci dell’azienda. A otto mesi dall’inizio del mandato il presidente Frasson traccia un bilancio dei primi mesi di attività. Etra Spa è un’azienda in grande crescita, lungimirante nei progetti, attenta alla sostenibilità. Presidente Frasson, come sono andati questi primi mesi alla guida di una realtà così strategica per il territorio e i suoi servizi? «Ho assunto la Presidenza di Etra perché sono stato chiamato dai Sindaci a guidare la loro multiutility. Ho risposto, onorato per questo incarico, per puro spirito di servizio. Sono molto soddisfatto di come stanno andando le cose: posso contare su un Consiglio di gestione compatto, formato da professionisti, che si riunisce settimanalmente per garantire una gestione puntuale dell’azienda; su un Consiglio di sorveglianza per il monitoraggio e la verifica del nostro operato; su un gruppo dirigente competente e coeso e su collaboratori dediti al lavoro che meritano tutta la nostra attenzione. Abbiamo approvato il bilancio 2021 con un utile di circa 8,5 milioni di euro, presto lo presenteremo all’Assemblea dei soci illustrando gli investimenti fatti e l’andamento societario complessivo. In questi mesi abbiamo deliberato importanti investimenti: dagli hydrobond, per un valore di 55 milioni di euro, agli acquisti delle nuove sedi di Bassano, Asiago e Rubano; abbiamo avviato un importante processo di informatizzazione dell’azienda, oltre alla presentazione di una ventina di progetti nell’ambito del PNRR. Per non parlare delle 36 opere in corso o in avvio, 7 cantieri da consegnare perché l'opera è già stata aggiudicata e 8 conclusi tra ottobre 2021 e i primi giorni di marzo 2022». «I nostri dipendenti devono tornare a lavorare in serenità», ha annunciato sin dal primo giorno del suo insediamento. Perché partire proprio da un rinnovato clima interno? «Ho raccolto anche personalmente le confidenze di molti dipendenti ma anche di soci e stakeholder che mi hanno voluto avvicinare dopo la nomina per segnalarmi il grande disagio che in molti vivevano all’interno di Etra. La porta del mio ufficio è sempre aperta soprattutto al dialogo, all’ascolto, alla condivisione. Mi hanno raccontato di vessazioni, maltrattamenti, soprusi subiti e procedimenti disciplinari che mi hanno fatto rabbrividire. L’aria che si respirava era cupa, satura di veleno e di sospetti. Era stato, di fatto, avviato un processo di marginalizzazione e di esclusione nei confronti di tutti coloro che non si erano allineati. In alcuni casi le ferite sono profonde e ci vorrà del tempo prima che guariscano, anche se lasceranno delle cicatrici negli animi di alcuni. Quello che stiamo facendo è rivedere il sistema di premialità di tutto il personale; abbiamo cominciato nelle scorse settimane e procederemo fino a quando non avremo esaminato l’ultimo caso. I dipendenti sono tanti, tutti meritano la giusta attenzione e tutte le posizioni saranno valutate, una ad una. A maggior garanzia di tutto ciò è stato aperto un tavolo sindacale per il quale confidiamo nel supporto di tutte le sigle sindacali, sperando che gli antichi rancori vengano messi da parte e attorno speriamo che tutti operino al nostro fianco per il bene e il benessere dei nostri dipendenti che sono il cuore pulsante della nostra azienda». Trasparenza, condivisione, gioco di squadra. Queste le parole che rappresentano la “cifra” della sua presidenza e del modo di operare del Consiglio di Gestione e del Consiglio di Sorveglianza. Eppure qualcuno ha lanciato dubbi sui contratti di cinque manager. Come replica a tali insinuazioni? «Quello su cui non abbiamo messo mano in Etra è proprio la procedura per le assunzioni. Abbiamo utilizzato gli stessi metodi che vigevano negli anni scorsi. Mi meraviglia che adesso questi stessi criteri vengano contestati quando fino a qualche mese fa erano considerati corretti ed equi. Ancor più: abbiamo voluto il supporto di una società di recruiting esterna che ci ha affiancato in tutte le fasi della selezione - a garanzia di una obiettività totale nel processo decisionale - e ha portato all’individuazione di 5 professionisti i cui curricula parlano da soli. Personalmente non ho preso parte a nessuna delle selezioni affidando la scelta a criteri oggettivi (titoli, qualifiche, esperienza) e a valutazioni tecniche espresse dalle varie commissioni convocate ad hoc. Etra ha tutto l’interesse a far sì che il personale assunto sia il più competente, professionale, preparato possibile perché questo significa portare valore aggiunto, vuol dire dotarsi dei migliori professionisti in circolazione. Avere un team di persone in gamba si traduce sempre nell’avere un’azienda più performante e rispondente alle esigenze del territorio». Quali risultati sta ottenendo oggi la multiutility in termini economici e di gestione dei rifiuti? «Nel mese di marzo abbiamo ottenuto delle certificazioni importanti. L’audit è stato eseguito da DNV, uno dei principali enti di certificazione e gestione del rischio a livello mondiale, che ha verificato il mantenimento e rinnovo delle varie certificazioni. In occasione dell’audit è stata inoltre estesa la certificazione ambientale alla gestione del servizio acquedotto. Per non parlare della certificazione del nostro Laboratorio di analisi che ha superato per il 20° anno consecutivo con esito positivo la verifica ispettiva di Accredia, confermandosi conforme ai requisiti di legge- Puntiamo all’84% di differenziata (ora supera il 76%) nel giro di pochi anni e, su questo, stiamo lavorando con importanti investimenti per raggiungere questo obiettivo: nuovi bidoni con microchip, nuovi contenitori per il conferimento degli oli alimentari e tessile, nuovi mezzi più automatizzati che rendano il lavoro degli operatori sul territorio più agevole, campagne di informazione continue e tanta, tantissima formazione a partire dagli alunni delle scuole elementari, ma anche medie e superiori. Abbiamo predisposto strumenti didattici e giochi ad hoc per far si che si impari giocando e per instillare il seme della sensibilità per i temi dell’ecosostenibilità sin dai primi anni di scuola. Per le scuole superiori, infine abbiamo sviluppato un’app il cui protagonista, dal nome evocativo Mr. Bydon, insegna ai giocatori come fare una differenziata corretta. Quello che ci guida sono la passione, l’entusiasmo e la professionalità di tutti gli oltre 1000 dipendenti. A volte grandi realtà aziendali, è il caso di Etra, vengono etichettate con generica e pretestuosa superficialità alla stregua di “carrozzoni”. Se fossimo un “carrozzone” punteremmo al minimo per sopravvivere e sicuramente non ci cimenteremmo in questi progetti». La grandezza di un’azienda si misura nella capacità di affrontare i problemi contingenti senza mai rinunciare alla visione, alla prospettiva. Come sarà, a suo avviso, il futuro di Etra? «Mi immagino un futuro roseo. Non voglio dire con questo che si tratti di un percorso in discesa, ma le premesse ci sono tutte. Abbiamo lanciato parecchie sfide, dobbiamo consolidare e confermare i risultati raggiunti, migliorandoci sempre più. E’ stato avviato il percorso per arrivare alla redazione del Piano Industriale e al successivo affidamento in house ad ETRA del ciclo integrato di gestione dei rifiuti urbani, già condiviso con il Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti. Siamo una delle migliori aziende del Veneto, una delle migliori multiutility d’Italia con le tariffe più basse in assoluto. Per permettere il raggiungimento e il mantenimento di questi risultati dobbiamo lavorare sodo, pensare da grande azienda, essere una grande azienda. A questo puntiamo e con l’aiuto di tutti, ci arriveremo. Perché i numeri li abbiamo, in termini finanziari, strutturali e, soprattutto, di competenze umane e professionali».