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Comunicati stampa

ETRA: UN SERVIZIO PUBBLICO FATTO DI PERSONE

Tutti sanno che il nome Etra equivale a servizi pubblici erogati quotidianamente: la fornitura di acqua potabile e la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti caratterizzano l’azienda che da 14 anni gestisce servizi essenziali per il territorio. Ma alla fine di un anno straordinario come il 2020, colpito dalla devastante epidemia del Covid-19, è giusto stilare un bilancio di quanto fatto da coloro che, nei fatti, sono Etra, ovvero i lavoratori dell’azienda. “Ricordando innanzitutto – precisa Andrea Levorato, Presidente del Consiglio di Gestione di Etra - che la complessa macchina della società non si è fermata un attimo fin dal primo giorno dell’allarme contagio: senza soluzione di continuità i servizi sono stati e continuano ad essere forniti a tutti i cittadini”. “D’altronde – aggiunge Simone Bontorin, Presidente del Consiglio di Sorveglianza – sono proprie le persone la prima ricchezza di Etra: in gran parte lavoratori e allo stesso tempo utenti dell’azienda, che conoscono bene l’importanza di Etra come landmark del territorio.”

IL PERSONALE
I dipendenti attualmente in forza sono poco più di 900, di cui circa il 45% impiegato negli uffici, il 55% operai. Meno del 10% è in part-time. Al 60 % è applicato il CCNL Gas-Acqua, al restante il CCNL Ambiente. Oltre un quarto del personale è rappresentato da donne (265 sul totale).

LO SMARTWORKING
Dai primi giorni del lockdown si è fatto ricorso allo smartworking, raggiungendo oggi una percentuale del 70% per quanto concerne gli impiegati: questo non ha assolutamente intaccato la produttività aziendale che, anzi, continua ad aumentare.
Lo smartworking è destinato a restare in essere finchè il fenomeno epidemico, come ancora oggi, rimane consistente, (ma anche dopo, in quanto si è osservato che i benefici sono molteplici, sia per l’azienda e l’organizzazione del lavoro sia per i lavoratori, nell’intento di favorire la conciliazione casa-lavoro). Resta attivo anche il ricorso ai dispositivi di protezione individuale e alle misure di distanziamento sociale, secondo le procedure sin qui adottate. Sono state introdotte oltretutto misure di Ferie solidali (tra colleghi ci si può “donare ore” di ferie per aiutare quelli che per vari motivi, durante l’emergenza debbono rimanere più a casa), e le iniziative della Banca Ore e delle maggiore flessibilità d’orario per potere gestire al meglio l’organizzazione del lavoro, mantenendo comunque i servizi ai clienti.

CAMPAGNA SCREENING
Oltre a tutto questo, per il contenimento della diffusione del virus e per la tutela della salute dei lavoratori, l’Azienda, su proposta del medico competente aziendale, ha ritenuto di integrare i protocolli sanitari previsti con l’effettuazione, su base volontaria, inizialmente di test immuno-sierologici e successivamente, in una seconda fase ora in corso, di tamponi rapidi.
Si tratta di una soluzione diagnostica mirata all’individuazione dei lavoratori positivi asintomatici, per garantire la riduzione del rischio di contagio all’interno dell’Azienda nonché nelle famiglie e nella società.
Nelle campagne di test sierologici di maggio-luglio e poi di ottobre 2020 sono stati eseguiti circa 3800 screening sierologici.
Una campagna di screening con tamponi rapidi è iniziata a novembre 2020 e terminerà a febbraio 2021.

FORMAZIONE: VISIONE STRATEGICA E DI LUNGA VEDUTA

A tutto settembre 2020, il monte ore di formazione è pari a 6.244, di cui 2.523 ore in materia di prevenzione alla salute e sicurezza. 3.720 le ore dedicate alla formazione tecnica-normativa.
In Etra, la formazione è un processo costantemente caratterizzato da sviluppi innovativi e importanti investimenti economici visibili in una comunicazione sempre più diffusa a tutti i livelli aziendali arrivando fino al lavoratore (utilizzo del software 626 suite accessibile a tutti), una collaborazione costante in tutte le fasi della formazione (progettazione, pianificazione, monitoraggio, verifica) tra responsabili tecnici dei vari settori, Risorse Umane, Sicurezza ed RSU, un ampliamento delle tematiche offerte e molto altro.

La visione a lungo termine si concretizza in una partecipazione sempre più impegnata dei lavoratori nella proposta e nello svolgimento di formazioni sempre più “sartoriali” ai bisogni specifici dell’azienda e della sua operatività: un’attenzione sempre più puntuale alla previsione di futuri bisogni e sviluppi, con risposte pronte ed efficaci da parte dell’ufficio HR. Ad esempio con un Incremento delle ore sulla formazione tecnica specifica di mansione e sulle soft skills o con l’aumento di nuove modalità di erogazione riducendo la didattica frontale e aumentando quindi la partecipazione grazie alle modalità di fruizione a distanza (anche per lavoratrici part-time o lavoratori che hanno richiesto flessibilità oraria); ancora, con l’utilizzo di tablet che permettono di eseguire la formazione dalla propria sede/abitazione.