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Comunicati stampa

Etra: sulla carenza idrica serve massima collaborazione con sindaci e cittadini

Alcuni consigli agli utenti per non sprecare l’acqua potabile

Una primavera eccezionalmente calda, con temperature che gli esperti rilevano essere ben al di sopra delle medie stagionali di almeno 4-5°C, e la scarsità di precipitazioni piovose e nevose tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017: sono queste le cause della “crisi idrica” che sta colpendo tutto il Veneto ed in generale buona parte dell’Italia.

In questo difficile contesto Etra sta monitorando con attenzione le fonti i livelli dei bacini, in particolare in queste settimane, per scongiurare problemi.

«Storicamente in questo periodo dell’anno si verificano maggiori consumi d’acqua potabile da parte degli utenti domestici – spiega il Presidente di Etra Andrea Levorato – Ma mai come quest’anno dobbiamo fare attenzione a come utilizziamo l’acqua che sgorga dai nostri rubinetti, per non pagarne tutti le conseguenze. In caso di carenza idrica, infatti, se a risentirne per prime sono le utenze poste in zone elevate, poi, di riflesso, a causa del riempimento più lento dei nostri serbatoi di accumulo, le situazioni di disagio si estendono a tutto il territorio. È dunque importante ricordare che l’acqua potabile va utilizzata con parsimonia ed esclusivamente a scopi igienici ed alimentari, almeno fino all'intero mese di agosto». Per salvaguardare la risorsa idrica Etra chiede collaborazione anche ai Sindaci, in particolare a quelli di alcuni Comuni del Bassanese, che sono stati invitati a diffondere un'ordinanza apposita per un uso responsabile dell'acqua potabile.

Che dell’acqua potabile si faccia purtroppo spesso un uso improprio, lo dimostrano le rilevazioni delle apparecchiature di telecontrollo installate nelle centrali ed in alcuni punti rilevanti della rete: nell’arco della nottata, dalle 23 della sera alle 6 della mattina, quando normalmente i prelievi dovrebbero tendenzialmente ridursi a zero, si registrano invece punte di consumo elevate che portano a pensare ad un uso sconsiderato, quale l’irrigazione di prati e di piante.

Cosa possono fare dunque i cittadini? Ecco alcune regole per un uso intelligente della risorsa:

chiudere le fontane, in particolare quelle a getto continuo ancora attive in molte case, o installare un rubinetto;

assicurarsi che i rubinetti di casa siano sempre ben chiusi e che non gocciolino: ciò permette di evitare anche brutte sorprese in bolletta;

non far scorrere l'acqua inutilmente (quando ci si insapona o si lavano i piatti);

preferire la doccia al bagno in vasca;

scegliere, per gli elettrodomestici, programmi a risparmio d’acqua e metterli in funzione solo a pieno carico;

evitare di usare l’acqua potabile per innaffiare orti e giardini oppure per lavare le autovetture o le aree scoperte di casa.