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Comunicati stampa

Etra sceglie l'energia intelligente e diventa partner di un progetto Europeo

Coi fondi di Horizon 2020, Etra collabora ad un programma per migliorare l’efficienza energetica degli impianti di depurazione

Come migliorare l’efficienza energetica degli impianti di depurazione? Di quanto si possono ridurre i consumi e quindi l’impatto sull’ambiente?
Sono le domande che si pone il progetto europeo Enerwater, che, tramite il monitoraggio e l’analisi dei dati, ha l’obiettivo di sviluppare e diffondere una innovativa metodologia standard per valutare e migliorare le performance energetiche generali degli impianti di depurazione.
50 gli impianti coinvolti a livello europeo, 15 quelli di Etra, dislocati in tutto il territorio di riferimento e di potenzialità da 10.000 a 100.000 abitanti equivalenti: per tre anni, a partire dal marzo del 2015 fino all’inizio del 2018 (per una durata complessiva di 36 mesi) sono tutti sotto la lente d’ingrandimento dell’Unione Europea, con il coordinamento dell’Università di Santiago de Compostela, in Spagna.
Durante questa prima fase di raccolta dati, si tengono ciclici incontri: il prossimo, relativo alla formazione degli auditor energetici si svolgerà a Rubano, nella sede di Etra di via Galvani 1, nei giorni 27 e 28 luglio

“Il fondo per il programma ammonta ad oltre un milione e 700.000 euro – spiega il Presidente del Consiglio di Gestione di Etra Andrea Levorato -  di cui 178.000 sono destinati ad Etra per i lavori sui suoi impianti. Gli attori del programma sono Università, enti pubblici, società di gestione del servizio idrico, gruppi di ricerca, amministrazioni locali e industrie: stakeholder tra loro diversi, messi in collaborazione per costruire quel dialogo da cui può scaturire la nascita di una specifica legislazione europea, secondo i modelli delle direttive dell’Unione di recente approvate. Lo scopo è spianare la strada verso il raggiungimento degli obiettivi di riduzione di consumo energetico 2020, secondo la Direttiva Quadro europea del Servizio Idrico”.
Molti degli obiettivi della Direttiva sono già stati raggiunti, mentre nel caso degli impianti di depurazione, spesso datati, il consumo è tuttora insostenibile e dev’essere ottimizzato al massimo e conseguentemente ristrutturato. Oggi l’Europa non ha ancora una legislazione a riguardo quindi non vi sono norme da applicare, col risultato che una enorme opportunità di ridurre la spesa pubblica di energia rimane non regolata.

Gli impianti di depurazione sono tra i più costosi in termini di bisogno energetico, il quale ammonta ad oltre l’1% del consumo elettrico totale in Europa, pari a 15.021 GWh/anno nei 22.558 impianti, in Italia 7 miliardi e mezzo di KWh/anno.
In Etra il consumo di energia elettrica per la depurazione delle acque rispetto al consumo totale è pari al 40%: cioè il 40% dei consumi energetici di tutte le attività svolte da Etra è imputabile alla depurazione delle acque.
Il monitoraggio previsto dal progetto Enerwater copre il 90% circa dei consumi di energia elettrica degli impianti di depurazione e circa il 37% del totale di energia elettrica consumato in Etra.

Impatto previsto nei numeri:
Il consumo annuale di energia negli impianti coinvolti nel progetto è di 226.548,5 Mwh/anno: questo significa che, riuscendo ad ottenere una riduzione di consumi dell'11% (come negli obiettivi ultimi del progetto europeo), si raggiunge un risparmio di 24,9 Gwh/anno di energia finale (62,25 Gwh/anno di energia primaria), ma con azioni di miglioramento energetico si potrebbe anche arrivare ad un risparmio del 20-30%.

Impatti collaterali:
risparmio di denaro pubblico, riduzione di CO2, forniture energetiche più sicure, crescita di competitività tra costruttori e aziende manifatturiere del settore impiantistico del trattamento acque, nuovi modelli di business basati sui parametri di contrattazione sulle performance energetiche.