condividi
Comunicati stampa

ETRA OGGETTO DI STUDIO: UNA DELEGAZIONE DALLA CATALOGNA IN VISITA AL POLO RIFIUTI DI BASSANO

A Bassano del Grappa per studiare come Etra gestisce i rifiuti. Sono venuti dalla Catalogna le decine di tecnici e professionisti che nel pomeriggio di giovedì 5 maggio hanno visitato l’impianto di digestione anaerobica e di compostaggio di Quartiere Prè, che fa parte del Polo Rifiuti bassanese.

Si tratta di un viaggio di formazione organizzato dal Col-legi Oficial d’Ambientolegs (associazione di categoria dei professionisti dell’ambiente nella Regione della Catalogna) insieme con l’Associazione dei Comuni Catalani per il Porta a Porta, con il sostegno del Governo (Dipartimento del Territorio e della Sostenibilità), dell’Agenzia di Igiene Ambientale di Catalogna e del Consiglio provinciale di Barcellona.

Con la collaborazione del Consorzio Italiano Compostatori e di Novamont, i tecnici di Sintesi (controllata di Etra, specializzata in pianificazione, progettazione e studi nel settore dei rifiuti) e di Etra hanno illustrato le modalità con cui Etra gestisce la raccolta differenziata dell’umido e le peculiarità di questo impianto, che si caratterizza per l’avanzata tecnologia: qui si trattano 38.000 tonnellate di rifiuto umido all’anno, 6000 di verde e vengono prodotti oltre 10 milioni di kWh di energia da biogas.

L’impianto riceve il rifiuto organico domestico (umido), il rifiuto verde e i rifiuti dell’industria agroalimentare, che sono sottoposti a digestione anaerobica. Dalla digestione del rifiuto organico si ottengono una frazione solida che va al compostaggio e una liquida, il percolato, che viene avviata al depuratore di Bassano del Grappa.

La quantità di energia generata è tale da sostenere i consumi energetici dell’impianto comprensivi anche della linea di lavorazione del secco residuo e di alimentare attraverso il cavidotto realizzato sempre da Etra al vicino impianto di depurazione di Bassano del Grappa.

Per questo l’impianto di digestione anaerobica e di compostaggio di Bassano del Grappa è un fiore all’occhiello di Etra: costruito tra il 2000 e il 2003, rappresenta al meglio la filosofia dell’economia circolare a cui si ispira il quadro normativo che l’Unione Europea ha messo a punto e sta promuovendo per il futuro della sostenibilità ambientale, quello indirizzato verso il “rifiuto zero”, al centro dell'agenda per l'efficienza delle risorse stabilita nell'ambito della strategia Europa 2020.

"L’Europa lo ha chiarito e ribadito – spiega il Presidente del Consiglio di gestione di Etra Andrea Levorato – il nostro pianeta e la nostra economia non potranno sopravvivere se continueranno ad essere impostati secondo l’uso in vigore dell’usa e getta. Al contrario ogni risorsa è preziosa e va conservata e riusata, imparando a sfruttarne al massimo il potenziale valore economico. L’economia circolare si basa proprio su questo principio fondamentale: riducendo i rifiuti, proteggiamo l’ambiente. Ma il presupposto è quello di una profonda trasformazione del modo in cui funziona la nostra intera economia, e, se riusciamo a ripensare il cerchio costituito da produzione-lavoro-acquisto, si creeranno nuove opportunità e nuovi posti di lavoro. Usare le risorse in modo più efficiente e non sprecare le materie prime ormai scarse, significa sviluppare un vantaggio competitivo. Questo è esattamente il quadro in cui si muovono le strategie di Etra”.

Oggi Etra ha 3 impianti specializzati gestiti direttamente, nel Polo Rifiuti di Bassano del Grappa e nei Centri di Biotrattamento di Vigonza e Camposampiero: qui vengono lavorate le matrici organiche per un totale di circa 100.000 tonnellate all’anno. Numeri che pongono Etra tra i leader di settore nazionali e che, oggi, vengono studiati anche da esperti e multiutility estere, come nel caso della Catalogna.