condividi
Comunicati stampa

Etra nella task force veneta per il reinserimento lavorativo di disoccupati e over 50

Siglato il Protocollo d’intesa con il Fondo Straordinario di Solidarietà per il Lavoro, Irecoop e Confcooperative

 

È stato siglato pochi giorni fa il Protocollo d’intesa con cui Etra partecipa agli Interventi di Politica Attiva e Sostegno del Reddito a favore di persone in situazione di disagio, residenti nei Comuni soci dell’azienda stessa. Si tratta di una vasta operazione, in cui svolge il ruolo di capofila il Fondo Straordinario di Solidarietà per il Lavoro (promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con la Diocesi di Padova, la Provincia, la Camera di Commercio e il Comune del capoluogo euganeo), e che si realizzerà grazie alla collaborazione tra la multiutility, Irecoop e Confcooperative Veneto.

Il primo passaggio è stato la firma, lo scorso 2 agosto, del protocollo d’intesa tra Regione Veneto e Fondazione Cariparo (che ha stanziato 1 milione di euro) per favorire la ricollocazione sul lavoro di cittadini disoccupati che si trovino in situazione di disagio socio-economico. Etra, su indicazione dell’Assemblea dei Soci, ha deciso di destinare 900.000 euro dei propri utili stanziati nel budget 2016, a sostegno della fasce deboli della popolazione, ed ora entra nella fase operativa.  

I progetti consisteranno nello svolgimento di lavori e servizi di competenza comunale, a beneficio dei cittadini, e che dovranno rientrare tra le iniziative di carattere ambientale compatibili con lo Statuto di Etra. Tali progetti, che dovranno avere carattere temporaneo e straordinario, saranno realizzati da aziende e cooperative sociali interessate, impiegando le persone segnalate dai Comuni mediante tirocini di inserimento lavorativo. Dopo un corso di formazione, si prevede di attuare attività di tirocinio della durata di 3-4 mesi. Etra coprirà i costi a favore dei beneficiari segnalati dai Soci fino a 125 persone in Provincia di Vicenza e 416 in Provincia di Padova (per un totale di 541). In questo quadro i Comuni svolgono un ruolo centrale: sono chiamati infatti a stilare gli elenchi dei disoccupati in maggiore difficoltà, per trasmetterli ad Irecoop, la quale, in qualità di ente capofila, si occuperà di selezionare i beneficiari tra i nominativi indicati e di presentare i progetti specifici alla Regione in collaborazione con gli Enti e le Agenzie per il Lavoro del territorio. Confcooperative Veneto, invece, potrà utilizzare  i nominativi selezionati per lavori di utilità sociale presso gli stessi Comuni aderenti.

Etra, in collaborazione con Confcooperative, si coordinerà quindi coi Sindaci, i Servizi Sociali e gli Uffici Tecnici dei Comuni soci per raccogliere le varie segnalazioni: dei nominativi delle persone in situazione di disagio, dei lavori di utilità sociale, dei servizi da svolgere a favore dei cittadini.

"Siamo un’azienda che ha nel suo payoff la sostenibilità del futuro - commenta Andrea Levorato, Presidente del Consiglio di Gestione di Etra - e sappiamo quanto sia difficile per i singoli e le famiglie affrontare la crisi del mercato del lavoro. Quindi partecipiamo a questo progetto con un ruolo importante, quello di hub, ovvero di centro di riferimento per le necessità del territorio. La funzione di Etra sarà quella di raccogliere le esigenze dei vari Comuni, in relazione ad attività lavorative in tema di ambiente, e quindi fornire alle Amministrazioni la possibilità di dare, secondo le normative vigenti, serie opportunità a chi vive situazioni di disagio".

I beneficiari di questa vasta iniziativa dovranno possedere determinati requisiti, come, ad esempio, essere disoccupati over 50, o di lunga durata, o senza impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi; vi saranno requisiti anche relativi alla residenza, al reddito o alla presenza di minori o di disabili nel nucleo familiare.