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Comunicati stampa

Etra per l'Ambiente "È la grande sfida di questi anni"

Riciclo, depurazione, autoproduzione di energia: gli impegni per l’ambiente

 

 

Non è allarmismo ambientale dichiarare che all’orizzonte si stanno preparando impatti catastrofici. Purtroppo le emissioni di gas serra aumentano molto rapidamente, e il riscaldamento globale sta influendo sull’innalzamento dei livelli marini, sulla frequenza di ondate di forte calore alternate a periodi di siccità, sulla nascita di uragani che colpiscono ovunque nel mondo, anche nei nostri territori.  Quella per il clima è una preoccupazione che accomuna tutti, sia i Paesi più avanzati che gli Stati emergenti o del Terzo mondo. Milioni di persone, specialmente quelle che vivono nei paesi più poveri e fragili, vedranno diminuire la loro capacità di produzione di cibo, per non parlare degli habitat e degli ecosistemi di tutto il globo, che rischiano l’estinzione. Al momento, secondo gli scienziati, l’aumento medio della temperatura è di 0,8°C, la soglia di rischio è indicata a 1,5°C. Il fatto più allarmante è che molti Governi, così come importanti aziende, non rispondono alla richiesta di intervenire contro i cambiamenti climatici, o lo fanno con lentezza.

Etra, nella consapevolezza del suo ruolo nella tutela dell’ambiente, si muove in diversi ambiti per dare il proprio contributo a questa sfida: sul fronte della raccolta dei rifiuti, della depurazione, dell’energia. Impegno costante è anche quello della sensibilizzazione dei cittadini, attraverso campagne mirate, contro qualsiasi tipo di inquinamento, quindi contro l’abbandono della plastica nei fiumi, contro l’abbandono dei rifiuti in generale nell’ambiente, contro lo spreco di cibo.

 

Depurazione: 10 mila tonnellate di inquinanti organici che non finiscono nelle acque

Nel 2018 il sistema di depurazione di Etra ha permesso di evitare l’immissione nei corpi idrici locali e quindi nel Mediterraneo almeno 10 mila tonnellate di Carico Inquinante Organico, 1.200 tonnellate di azoto e 175 tonnellate di fosforo. Un risultato importante per l’equilibro ecologico delle nostre acque, ottenuto grazie a importanti investimenti, milioni di euro, che hanno permesso il mantenimento dell’efficienza del sistema oltre che l’aumento della copertura dell’utenza della rete fognaria, e interventi di potenziamento e migliorie ai depuratori.

“Nel 2018 sono stati effettuati dei lavori di ampliamento della rete fognaria gestita – ha spiegato il presidente di Etra Andrea Levorato – che ci hanno permesso di aumentare di circa 40 km l’estensione totale, portata a un ammontare complessivo di 2.584 km. Una rete capillare che permette di garantire che le acque reflue urbane siano raccolte e sottoposte a trattamento appropriato, in base a precisi criteri, al fine di assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente, evitando rischi sanitari per la salute dei cittadini. Una rete che convoglia i reflui nei nostri depuratori, su cui investiamo continuamente, per ampliarne le portate e migliorarne la resa”.

 

CO2: 38 mila tonnellate in meno grazie alla raccolta differenziata

L’impegno di Etra nella riduzione dell’impatto ambientale si concretizza nell’aumento della raccolta differenziata, che nel 2018 ha permesso di risparmiare importanti quantità di CO2, che uno studio di carbon footprint stima pari 38 mila tonnellate di CO2 . “I consumi legati alle attività di raccolta, trasporto e trattamento del rifiuto sono ampiamente compensati dal recupero di materia e di energia, che evita lo sfruttamento di nuove risorse. La raccolta differenziata nel nostro bacino è salita al 70% nel 2018, 0,8 punti percentuali in più rispetto al 2017 (senza compostaggio domestico) - continua Levorato – e il nostro sistema di recupero ha permesso di destinare circa il 92% dei rifiuti gestiti a riciclo, rigenerazione e recupero energetico, mitigando le emissioni di gas serra grazie alla rimessa in circolo dei materiali e alla produzione di energia dagli scarti organici e dalla frazione non riciclabile, mediante termovalorizzazione. Il bilancio complessivo della gestione dei rifiuti da una punto di vista delle emissioni di CO2 comporta un risparmio di oltre 38 mila tonnellate di CO2 nel 2018.

 

Zero Emissioni nocive

Etra non ha nessuna produzione diretta di sostanze nocive per l’ozono (CFC, HCFC, ecc.). La raccolta degli elettrodomestici contenenti sostanze nocive per l’ozono (frigoriferi, congelatori, condizionatori), effettuata in tutti i Comuni gestiti, consente anzi un recupero adeguato ed evita le emissioni correlate a uno smaltimento non controllato di queste apparecchiature.

 

CO2: 5,6 mila tonnellate in meno grazie all’incremento dell’autoproduzione di energia verde

5.564 tonnellate: è questa la stima delle emissioni di gas serra evitate da Etra nel 2018 grazie all’aumento dell’autoproduzione di energia rinnovabile, passata dai 15 milioni di kWh del 2017 ai 15,4 milioni del 2018.

Grazie a questi numeri il rapporto tra l’energia elettrica prodotta e il consumo totale di energia elettrica da parte dell’azienda per le sue attività è salito al 20,6%, in crescita di un punto percentuale rispetto al 2017. In calo di quasi 280 ton di CO2 equivalenti anche le emissioni indirette di gas serra generate dalla produzione dell’energia elettrica acquistata, ridotta di oltre 2,5 milioni di KWh rispetto al 2017.

L’energia elettrica prodotta da Etra proviene per l’86% dall’utilizzo di biogas generato dai rifiuti nei digestori di Bassano e Camposampiero, per l’11% da impianti fotovoltaici installati in diversi Comuni e nelle sedi aziendali, e per il 3% da impianti idroelettrici a Carmignano, Nove e Romano d’Ezzelino.

 

Efficientamento dei mezzi

Poichè la maggior parte delle emissioni dirette prodotte da Etra, 5.955 tonnellate di CO2 nel 2018 sulle 7.546 totali, derivano dall’uso di automezzi, impiegati soprattutto per la raccolta differenziata, Etra si è impegnata nella riduzione delle sostanze inquinanti con il programma di rinnovo del parco mezzi aziendale, che prevede la dismissione dei veicoli di omologazione più vecchia a favore di altri a minore impatto ambientale.

In prospettiva, Etra sta lavorando per produrre biometano dai rifiuti, cosa che in un prossimo futuro potrebbe rendere indipendente dai combustibili fossili l’intera flotta.