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Comunicati stampa

ETRA DEL FUTURO: I COMUNI STANNO APPROVANDO IL NUOVO STATUTO Uno step fondamentale per avviare il percorso di superamento del sistema duale

Vigonza, Mestrino, San Giorgio delle Pertiche, Romano d'Ezzelino e Pozzoleone sono i primi dei 70 Comuni soci di Etra ad aver approvato le delibere propedeutiche al superamento del sistema duale di gestione di Etra nonché l'acquisizione della qualifica di Società Benefit. Un processo avviato su volontà ed indicazione degli stessi Comuni soci con cui Etra ha ampiamente condiviso il percorso di cambiamento nel corso di Assemblee e incontri nelle tre aree geografiche di competenza.

L’approvazione dello Statuto e i documenti ad esso correlati, che recepiscono il mutamento della struttura di governance della Multiutility, sono infatti posti all’ordine del giorno dei Consigli comunali, che andranno a deliberare in queste settimane.

«La trasformazione della governance era un impegno di mandato affidatoci dai Sindaci soci al nostro insediamento – afferma il Presidente del Consiglio di Gestione, Flavio Frasson –. Il superamento del sistema duale di gestione rappresenta uno storico cambio di passo: è il segnale concreto della capacità che Etra ha di innovare e di innovarsi, di saper stare al passo con i tempi e permette una maggiore velocità e uno snellimento dei processi decisionali.  La governance, che rimarrà sempre saldamente in mano ai Comuni con diverse modalità, sarà affidata non più ai due Consigli di Gestione e di Sorveglianza, ma ad un unico Consiglio di Amministrazione, composto da cinque membri, cui viene affiancato un Collegio Sindacale composto da tre Sindaci eletti dai Comuni soci, ed il Revisore Legale dei Conti. In questo modo, lo ribadisco, viene garantita una gestione più snella, efficace, efficiente e tempestiva, pur salvaguardando il pieno esercizio del ‘controllo analogo’ sulla Società da parte del Comitato di Coordinamento composto da tutti i Comuni Soci». 

Etra svolgerà i servizi idrici fino al 2033 e ambientali fino al 2037 nel massimo rispetto dei requisiti dell’affidamento in house, tra cui l’obbligo per la partecipata di restare pubblica. 

Il Presidente Frasson fa, quindi, chiarezza sul “passaggio di mano” a soci privati, ventilato nel corso del dibattito politico in seno a qualche Consiglio. «Le previsioni normative nazionali ed europee - rassicura - escludono la possibilità del subentro nella compagine sociale di soggetti privati. Etra è un bene di tutti, e appartiene ai nostri territori. Il nuovo Statuto prevede infatti che la società sia e resti in totale proprietà pubblica».

Tra i documenti proposti per l'approvazione ai Consigli comunali, la qualifica di Etra come “Società Benefit”. «Questo significa che Etra persegue anche finalità di beneficio comune - spiega il Direttore generale di Etra, Domenico Lenzi -, rafforzando il rapporto con la comunità di riferimento, gestendo i servizi pubblici locali come leva di crescita, implementando migliorando il servizio idrico, ambientale, energetico e delle altre attività prestate all’utenza e rafforzando il rapporto con la comunità di riferimento, e migliorando costantemente i processi al fine di ridurre sempre più l’impatto negativo dei servizi e dei processi aziendali sull’ambiente e sulle persone».