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Comunicati stampa

Etra, «Fondi Pnrr: grande amarezza, ma non ci arrendiamo»

Fra i progetti presentati al Ministero contro la dispersione idrica esclusi quelli presentati dai dieci gestori veneti. Etra ammessa, ma non ottiene il contributo. Il presidente Frasson: «La speranza è nel secondo turno di contributi a ottobre». Il dg Lenzi «Pronti a rivedere i progetti, valorizzando le attività realizzate»

Ammesso, ma … non concesso. Questa la risposta del Ministero alla domanda di finanziamento avanzata da Consiglio di Bacino Medio Brenta ed Etra nell’ambito del bando per l’assegnazione dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il progetto, presentato dal Consorzio di Bacino Medio Brenta e attuato da Etra, rientra tra i 14 presentati dai gestori veneti considerati «Ammessi ma non finanziati per esaurimento fondi a disposizione». Solo un progetto tra quelli presentati dal Veneto è stato rispedito al mittente per «Mancanza dei requisiti di ammissione».

Il presidente Frasson e il direttore Lenzi: «Al lavoro per la seconda finestra di ottobre»
«Il nostro progetto ha ottenuto un buon risultato in termini di punteggio, ma non è stato finanziato per mancanza di fondi. Non siamo, quindi, tra i soggetti destinatari del contributo e l’amarezza, inutile nasconderlo, è grande – afferma il presidente del Consiglio di Gestione di Etra, Flavio Frasson –, ma non ci arrendiamo e guardiamo avanti. Stiamo pertanto analizzando il risultato ottenuto (25 punti su 35) per aumentare il punteggio nella seconda finestra temporale per la presentazione dei progetti, che sarà aperta dal 1 settembre al 31 ottobre».
«Per ambire all’ottenimento dei finanziamenti che, salvo integrazioni al momento non previste, saranno inferiori (circa 273 mln di euro contro i 630 originari della prima finestra, concessi per circa 607) – continua il direttore generale di Etra, Domenico Lenzi –, dovremo sicuramente integrare il nostro progetto, valorizzando le attività già realizzate nel periodo successivo alla richiesta di contributo. Siamo già al lavoro per incrementare le nostre chances e giocarci ancora più motivati le nostre carte».
«Va rilevato che nessuno dei progetti presentati dai Bacini del Nord-Est ha ottenuto un finanziamento. Mi rendo conto che questa potrebbe essere una rilevazione politica amara – conclude il presidente Frasson –, ma è un dato di fatto: nelle prime posizioni che hanno portato a casa il 26% dei finanziamenti ci sono soggetti afferenti a Roma capitale».

Risultati prima fase
A fine agosto la Direzione Generale del Mims (Ministero Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile) ha pubblicato le graduatorie definitive delle proposte di investimento del Pnrr. Il maxi progetto presentato dal Consiglio di Bacino Medio Brenta ed Etra ha come obiettivo la «Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti nel territorio di Etra-Brenta, Misura M2C4-I4.2» L’importo totale è di 43.730.927 milioni di euro che si sperava fossero coperti dal Pnrr per 20.839.178.

Mappa nazionale
La ripartizione territoriale delle domande ammesse che hanno maturato il diritto al finanziamento vede approvati, su scala nazionale, 21 progetti su 119 presentati, pari a un importo complessivo di 606.870.905 euro a fronte degli 861.943.523 per i quali era stata chiesta la copertura di spesa. Il Centro-Nord (tutto insieme) ha ottenuto il 56,3% del finanziamento totale, al Sud è andato il 43,7%.

Criteri di valutazione
I requisiti utilizzati per la formazione delle graduatorie hanno tenuto conto dei seguenti parametri di valutazione: la qualità della proposta progettuale (cioè coerenza con le finalità del programma – riduzione delle perdite di rete – capacità di realizzazione del gestore e qualità tecnologica), l’impatto del progetto (percentuale di riduzione delle perdite, livello di digitalizzazione e innovatività ambientale); l’ulteriore premialità (anticipazione della prevista tempistica di realizzazione dell’intervento e considerevoli esternalità positive sociali e/o ambientali).