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Comunicati stampa

Discarica zero: obiettivo raggiunto!

Il Secco residuo viene valorizzato energeticamente nei termovalorizzatori

 

Se fosse per Etra, le discariche non esisterebbero più. Infatti, dal 2013 non un grammo di rifiuto viene conferito in discarica, e il Secco residuo, circa il 30% del rifiuto totale nel 2016, viene portato nei termovalorizzatori per produrre energia.

«Dal 2013 Etra non utilizza più discariche, che sono state bonificate e messe in sicurezza – spiega il Presidente Andrea Levorato – ma invia il rifiuto residuo negli impianti di termovalorizzazione di Padova e Schio o, previ pretrattamenti fatti presso l'impianto di Bassano del Grappa, in centrali ed inceneritori fuori Regione. E si tratta comunque di una percentuale di materiali irrisoria rispetto ai rifiuti prodotti dal nostro territorio».

E non tutto il rifiuto residuo va nel termovalorizzatore, una parte viene destinato ad attività ulteriori di selezione che permettono di recuperare circa 2.000 tonnellate di materia riciclabile (ferro ma anche plastica e carta) prima di destinare gli scarti ad ulteriore recupero di energia.

Da segnalare anche che oltre il 90% dello spazzamento raccolto (circa 5.500 ton/anno) viene destinato ad impianti di recupero. Una situazione di eccellenza se si considera che in Italia vengono conferiti in discarica (ultimo rapporto ISPRA 2015 dati 2014) ancora 9 milioni di tonnellate l’anno per un procapite medio nazionale (a cui i cittadini Etra contribuiscono ormai più) di oltre 200 kg/ab/anno.

«Nel territorio di Etra i cittadini differenziano ben il 70% del rifiuto (primo semestre 2016), percentuale in continua crescita – continua Levorato - e solo il restante 30% è costituito dal cosiddetto rifiuto urbano residuo (RUR), cioè Secco e Ingombranti».

Nel 2016 si è verificata una stabilità nel trend di produzione di rifiuto residuo rispetto lo scorso anno. Se da una parte questo può essere inteso come un primo timido segnale di superamento della crisi economica, dall’altra incidono invece le strategie che interessano questa tipologia di rifiuti messe in campo da Etra in collaborazione con i Comuni. In particolare la tariffa a svuotamento, la cui applicazione sta progressivamente ampliandosi nel territorio di Etra: su 48 Comuni in cui la multiutility gestisce la tariffazione, in 34 hanno già scelto la strada della misurazione puntuale attraverso l’istallazione di microchip ad alta frequenza, in altri sta entrando in vigore in queste settimane. È la modalità di misurazione più all’avanguardia, che dovunque applicata ha portato a migliori percentuali di raccolta differenziata, maggiore equità nei calcoli di quanto dovuto e, non ultimo, all’avvio di economie di scala, grazie ai risparmi nei costi, permesse da modalità omogenee.