condividi
Comunicati stampa

Diamo un futuro alla plastica non da imballaggio

I risultati del progetto UE LIFE+ in una Conferenza a Rubano il 29 giugno

Etra protagonista del progetto pilota

 

C’è un futuro per la plastica non da imballaggio? È possibile riciclare le bacinelle, i giocattoli per i bimbi, gli arredi da giardino, insomma, tutti quegli oggetti di uso quotidiano che finiscono ad aumentare la quantità di rifiuto non riciclabile? Si può pensare di promuovere una filiera di raccolta ad hoc e, soprattutto un riutilizzo che sia ambientalmente ed economicamente vantaggioso dei materiali ricavati? Sono solo alcune delle domande cui ha voluto dare risposta il progetto europeo “RePlaCe BELT”, un progetto pilota che si propone di individuare i possibili percorsi di riutilizzo e valorizzazione della plastica urbana o assimilata.

Al programma hanno aderito in Italia tre aziende specializzate nella lavorazione delle materie plastiche e Etra, azienda multiutility gestore della raccolta di rifiuti. Un team che ha sviluppato modalità di raccolta specifiche e progettato una destinazione specifica del materiale riciclato: un nastro trasportatore e alcune componenti strutturali stampati in materiale plastico riciclato, che solitamente vengono realizzati in alluminio e materiali plastici vergini. «Il progetto ha dimostrato che la plastica non da imballaggio recuperata dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani può diventare una preziosa risorsa per la creazione di innovativi manufatti con le caratteristiche adeguate per essere impiegate anche a livello industriale – commenta il Presidente di Etra Andrea Levorato – Un tema di particolare rilievo nello scenario dove l'economia circolare rappresenta il contesto di riferimento».

Nel corso dello studio è emerso che nel territorio servito da Etra vengono prodotti oltre 13 chilogrammi per abitante/anno di plastica non da imballaggio, con una produzione totale di poco più di 400 chilogrammi per abitante/anno. Si tratta di circa il 3,3% del totale dei rifiuti prodotti, una quantità non trascurabile, che proiettata a livello nazionale corrisponde a circa 800.000 ton/anno di materiali che non trovano una via di riutilizzo.

I risultati del progetto saranno illustrati nel corso della Conferenza “Un possibile futuro per la plastica non da imballaggio” che si svolgerà il 29 giugno prossimo dalle 9.30 alle 13 nella sede Etra di Rubano, in via Galvani 1/a.

Saranno presenti i tecnici dei soggetti partner del progetto, oltre a Alberto Ceron dell’Osservatorio Regionale Rifiuti ARPA Veneto, Maurizio Barbati Direttore Generale di ESA-Com spa e Maria Cristina Poggesi dell’Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo (IPPR), che presenterà lo studio Nazionale: “Il riciclo della materie plastiche: fotografia del settore e potenzialità di sviluppo”, realizzato proprio da IPPR.

La Conferenza, ad ingresso gratuito con registrazione obbligatoria, è aperta agli esperti del settore e a chiunque interessato all’argomento. Il modulo di partecipazione online è disponibile al seguente link:

https://replacebelt.eventbrite.it

Per maggiori informazioni: eventi@etraspa.it tel. 049 8098140 (da lunedì a giovedì 9-13 e 14-17; venerdì 9-13)