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Comunicati stampa

Dal Veneto alla Guinea Bissau: Sintesi "esporta" la raccolta differenziata

Dopo due missioni formative in loco, ora Sintesi accoglie nelle sedi di Etra le istituzioni di Guinea Bissau e Mozambico per un sopralluogo agli impianti

Un progetto da 500.000 euro, con fondi messi a disposizione dall’Unione Europea, per studiare un modello di raccolta differenziata da realizzare nella capitale della Guinea Bissau. È il piano a cui stanno lavorando i tecnici di Sintesi (società controllata di Etra), su incarico della ONG LVIA: l’Associazione Internazionale Volontari Laici ha ottenuto il finanziamento UE e ha espressamente voluto Sintesi come partner tecnico progettuale. Il progetto di cooperazione è a beneficio del Municipio di Bissau, capitale del paese, abitata da 400.000 persone, e ha lo scopo di migliorare le condizioni di vita dei cittadini in dieci quartieri della città, dove si trovano 20 scuole. LVIA, organizzazione nata nel 1966, che ha come testimonial il re dei portieri Gigi Buffon, è il partner principale che gestisce l’organizzazione del progetto e garantisce appoggio tecnico e amministrativo nella gestione delle attività.

Una delegazione istituzionale dalla Guinea Bissau, insieme a rappresentanti dal Mozambico, è giunta in visita nella giornata di martedì 14 giugno per essere ospite nella sede Etra di Cittadella in via del Telarolo, e poi per un sopralluogo all’impianto di compostaggio e depurazione a Vigonza. Ma sono solo i primi due appuntamenti di un’agenda molto ricca per tutta la settimana.

Per quanto riguarda i rifiuti, la Città di Bissau soffre della mancanza di un piano di gestione del ciclo dei rifiuti; la conseguenza è il proliferare di discariche abusive a cielo aperto, che aumentano con il crescere della popolazione di Bissau, fenomeno aggravato dalla pressione migratoria interna, che porta molti, soprattutto giovani, a spostarsi dai villaggi alla capitale alla ricerca di un lavoro. Il progetto prevede di realizzare una pianificazione della raccolta rifiuti individuando una metodologia di smaltimento adeguata. Parallelamente, è prevista un’attività di educazione ambientale in scuole e quartieri, mentre le persone che si dedicano alla raccolta rifiuti verranno coinvolte in un percorso sociale di inserimento, mirato a dar loro un lavoro in condizioni dignitose. Fasi principali del progetto sono dunque l’informazione, l’inclusione sociale, lo smaltimento dei rifiuti abbandonati e l’elaborazione di un progetto decennale di gestione dei rifiuti solidi urbani.

In tutto questo il ruolo di Sintesi è centrale: finora sono state due le missioni in Guinea a Bissau, nel giugno 2015 e nell’aprile 2016, quando i tecnici hanno portato la loro esperienza, mirando ad approntare un modello che possa raccogliere il consenso della popolazione locale e che risulti effettivamente utilizzabile con le tecnologie e conoscenze esistenti sul posto. Non si tratta quindi di applicare quanto realizzato sul nostro territorio, ma di elaborare sistemi e procedure studiati appositamente.

«Questa è un’esperienza preziosa per Sintesi e per Etra – commenta il Presidente del Consiglio di Gestione di Etra, Andrea Levorato – perché porta le nostre professionalità acquisite e la nostra ricerca avanzata a dare frutti nello scenario globale: le problematiche ambientali non hanno confini e mentre noi guardiamo già all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sappiamo che dobbiamo fare il possibile per non lasciare indietro nessuno. Mentre implementiamo ricerca e sviluppo a favore del nostro territorio, siamo anche in grado di fornire supporto a chi ne ha più bisogno. La salvaguardia ambientale funziona con l’effetto domino: chi non la pratica provoca danni a catena, ma, per fortuna, chi adotta comportamenti corretti verso le risorse naturali fa il bene di tutti coloro che gli stanno attorno, vicini o lontani».

I membri della delegazione sono tutti rappresentanti delle più importanti istituzioni governative, tra di loro il sindaco della capitale della Guinea Bissau, Adriano Gomes Ferreira, e il rappresentante del Ministero dell’Ambiente del Mozambico Joao Augusto Cipriano: «Ci colpisce particolarmente – hanno detto – il fatto che Etra sia composta da Comuni associati tra loro: una rete solida, efficiente, capace di dare risposte immediate ad ogni istanza, che si presenta quindi come un modello operativo dai risvolti estremamente positivi: un modello che stiamo studiando, sperando sia possibile realizzarlo anche sul nostro territorio».