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Comunicati stampa

Continui investimenti e acqua di qualità: ecco in cosa si traducono gli aumenti

Un’acqua potabile buona e costantemente controllata, percentuali ingenti di investimenti nell’estensione di nuovi tratti di rete e nella manutenzione di quelli esistenti. Sono questi i due pilastri del Servizio Idrico Integrato targato Etra, quello che viene supportato anche dalle tariffe stabilite dall’Authority: l’Autorità Nazionale per l’energia elettrica, il gas e il servizio idrico, dal canto suo, non fa che approvare le disposizioni del Consiglio di Bacino, nel caso di Etra composto dai Sindaci Soci della stessa multiutility.

Ma è giusto considerare gli aumenti della tariffa a fronte della qualità del servizio fornito.

Tale tariffa, infatti, determinata ed approvata dal Consiglio di Bacino e dall’Aeegsi, contiene all’interno del calcolo i fattori che ne determinano l’ammontare: componenti associate agli investimenti realizzati, oltre a molte altre voci.

Gli investimenti, in particolare, meritano di certo una serie di considerazioni, soprattutto a fronte del fatto che diverse porzioni del territorio servito non hanno a tutt’oggi impianti e collegamenti di fognatura, i quali portano con sé anche la necessità di adeguamento dei depuratori.

In dieci anni di esercizio di Etra, gli investimenti ammontano a 352 milioni di euro: la media è di 35 milioni all’anno, ma nel 2016 il budget per il settore idrico è salito a 43 milioni, con importanti interventi previsti in varie zone delle province di Padova e Vicenza.

“Ma è particolarmente imponente – spiega il Presidente di Etra Andrea Levorato - la percentuale di reinvestimento della tariffa del Servizio Idrico nello sviluppo e nell’efficientamento delle reti e degli impianti. Per dare un’anticipazione del consuntivo, attualmente in analisi, del bilancio 2015-16, nel caso di Etra il dato di reinvestimento si conferma sul 50%”.

Ed è estremamente significativo un altro dato, quello relativo al valore unitario di tali investimenti: “In Etra è pari a 68 euro per abitante – sottolinea Levorato - di gran lunga più elevato rispetto al valore medio italiano, ovvero 49 € (fonte dati Lab ricerche): la Germania registra investimenti per 85-90 €/ab, ma si sa che lì la birra costa molto meno dell’acqua di rubinetto, mentre agli utenti di Etra l’acqua buona e potabile che arriva in casa costa 1,70 euro al metro cubo”.

Tutto questo avviene in un territorio (Altopiano di Asiago, Pedemontana, Valbrenta e Alta Padovana) dove lo scorso anno sono stati erogati 35 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua, e negli ultimi tre anni sono stati recuperati, con tecniche riconosciute dall’International Water Association, oltre 2 milioni di metri cubi di perdite.