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Comunicati stampa

Con Etra il Servizio rifiuti costa meno

91 euro a persona contro i 168 dell’Italia e i 137 del Veneto

Nei Comuni dove Etra offre il servizio rifiuti gli utenti pagano meno della media italiana e anche del Veneto.

Lo dicono i dati dell’ISPRA, che permettono di mettere a confronto le bollette dei 48 Comuni della provincia di Padova e Vicenza che hanno affidato la gestione della tariffa rifiuti ad Etra e i Comuni italiani e della nostra Regione. “Nel 2014, ultimo anno per cui sono disponibili i dati medi nazionali e regionali – spiega il Presidente del Consiglio di Gestione di Etra, Andrea Levorato – i nostri utenti hanno pagato a persona 91 euro/anno, a fronte dei 137 del Veneto e dei 168 dell’Italia. Una fotografia che non credo sia cambiata di molto nel 2015, quando abbiamo registrato il medesimo costo medio per abitante/anno».

Se guardiamo ad una famiglia tipo di tre persone residente in un appartamento di 100 metri quadrati, la differenza nel 2015 tra la spesa media italiana e quella di un nucleo residente nel territorio di Etra è evidente: 298 euro (280 nel 2013) a fronte di 187 euro (188 nel 2013).

La spesa annuale di un’utenza domestica dipende da più parametri: la tipologia del servizio stabilita dal suo Comune, il numero dei componenti il nucleo familiare, la superficie dell’abitazione, i servizi a pagamento richiesti, e, in 47 Comuni dove questo è tecnicamente possibile, la quantità di rifiuto secco prodotta. Le modalità di calcolo della tariffa, che deve comunque coprire al 100% la spesa complessiva del servizio, sono definite da ogni singolo Comune, che decide anche come spalmare i costi complessivi, che comprendono oltre alla raccolta e smaltimento dei rifiuti pure lo spazzamento, tra le utenze domestiche e non domestiche.

 

“Come azienda lavoriamo costantemente per mantenere bassi i costi, impegnandoci a attuare sinergie con gli altri player del settore, puntando a un sempre più stretto controllo di gestione, alle razionalizzazioni, ai risparmi di spesa e al controllo dei costi operativi – continua Levorato – Stiamo anche provvedendo all’omogeneizzazione dei servizi di raccolta rifiuti, oggi troppo frammentata, per ottenere ulteriori economie di scala, puntando su sistemi che mirano alla diminuzione del rifiuto secco, quello gravato di maggiori oneri di smaltimento, e che permettono di applicare la tariffazione puntuale, quella cioè che calcola la quantità di rifiuto non riciclabile prodotta da ogni utenza. Perché siamo convinti che solo la sinergia tra il nostro impegno e quello dei cittadini, chiamati a riciclare sempre di più e sempre meglio, ci permetterà di continuare a mantenere tariffe così basse».

Nei piani finanziari che ogni Comune approva annualmente relativi al servizio rifiuti, sono compresi anche i costi necessari per mantenere pulito l’ambiente, i parchi, le strade e le piazze con i servizi di spazzamento, svuotamento cestini, ma anche il recupero di rifiuti abbandonati. «Ecco perché bisogna smaltire correttamente i propri rifiuti, evitando di abbandonarli nell’ambiente o per le strade – conclude Levorato - Quando sporchiamo la nostra città, il costo per pulirla ricade nel calderone dei costi complessivi, che vengono suddivisi tra tutti».