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Comunicati stampa

Boom della campagna “+CIBO -SPRECO”: ogni giorno aiuti per 100 persone

Alimenti in dono alle onlus e diminuzione dei rifiuti

Continua con successo “+Cibo –Spreco”, la campagna promossa da Etra per la riduzione degli sprechi alimentari: da quando ha avuto inizio, nel novembre 2014, fino a fine marzo 2016 (ultimi dati disponibili), l’iniziativa ha consentito di recuperare e riutilizzare ben 74.696 chilogrammi di cibo destinato a essere gettato, pari ad un valore economico di oltre 353.000 euro.

Ogni anno in Italia 13 miliardi di euro finiscono nella pattumiera (fonte Waste Watcher), nella forma di circa 30 milioni di tonnellate di cibo.

Eliminare gli sprechi è un obiettivo che Etra persegue da anni, un principio che a maggior ragione si può applicare agli alimenti invenduti che possono essere ceduti gratuitamente alle realtà locali no profit.

Etra ha elaborato una campagna antispreco e creato un network che ha coinvolto 10 punti vendita in 10 Comuni del territorio della multiutility, sostenendo un uso consapevole delle risorse e il recupero di prodotti ancora utilizzabili da parte delle associazioni di volontariato: oggi sono 15 le associazioni e cooperative senza scopo di lucro che beneficiano in maniera continuativa delle donazioni dei supermercati aderenti al progetto, e 100 sono le persone aiutate ogni giorno.

La maggiore adesione, in termini di territorio, si ha nell’Alta Padovana, da Carmignano a Cittadella a Tombolo, ma anche sull’Altopiano di Asiago.

«Nei soli primi tre mesi del 2016 sono stati recuperati quasi 15.000 chili di alimenti – illustra il Presidente del Consiglio di Gestione di Etra Andrea Levorato – per un valore economico che supera i 71.000 euro. Risultati che ci incoraggiano a continuare in quest’iniziativa, la prima, in Italia, in cui una società pubblica si pone come soggetto promotore e coordinatore di un progetto ben strutturato in questo ambito»

«Grazie a +Cibo –Spreco riduciamo la quantità di rifiuti da smaltire – osserva Cristiano Montagner, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Etra – ma l’importanza di questa campagna è particolarmente rilevante in relazione alla crisi che stiamo vivendo: per questo intendiamo espandere l’operazione, specialmente in aree del territorio di Etra con potenzialità di sviluppo, come il Bassanese».

Il ruolo di Etra è stato quello di avviare un vero e proprio circuito virtuoso, mettendo in contatto negozi e onlus e dando la massima garanzia sulla serietà dell’iniziativa e sulla effettiva destinazione a buon fine del cibo recuperato.

La campagna, quindi, ha un importante risvolto sociale, ma allo stesso tempo ha importanti conseguenze sul piano ambientale: gli alimenti che sarebbero stati buttati, ovvero sprecati, non si trasformano in rifiuto e il loro valore può essere stimato anche nell’ottica di diversi indicatori: ad esempio i 18.000 euro potenziali risparmiati, evitando lo smaltimento o i 164 milioni di Kilocalorie non sprecate, o ancora i 282.000 chili di CO2 non immessi in atmosfera.

Etra si è occupata di abbinare donatori e riceventi, concordando le modalità operative e facendosi affiancare per gli aspetti tecnici da Last Minute Market srl, struttura di riferimento nazionale per la lotta allo spreco alimentare. LMM è una spin-off accreditata dell’Università di Bologna e da oltre un decennio affianca enti pubblici e privati nella progettazione e gestione di progetti per il recupero di eccedenze nell’ottica della riduzione e prevenzione degli sprechi.

Al progetto hanno aderito da subito con entusiasmo 3 catene della grande distribuzione (Aspiag Service, Conad, Simply Market), con i marchi Despar, Interspar, Eurospar, Conad e Simply Market. L’invito a partecipare è esteso anche agli esercizi commerciali di dimensioni più piccole e, in futuro, alle aziende produttrici di cibo.