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Comunicati stampa

Bilancio 2015: oltre 172 milioni di ricavi, 35 milioni di investimenti

Principali indicatori in crescita e valore aggiunto di 77 milioni e mezzo

Valore della produzione pari a 172,6 milioni di euro (+2,4% sul 2014), utile netto che sfiora i 4 milioni (6.382.000 il risultato ante imposte), costi di produzione scesi al di sotto dei 132 milioni (-1,2%). Sono i numeri con cui chiude un ottimo 2015 di Etra.

Il Bilancio di Esercizio, approvato dai Soci, registra in crescita tutti i principali indicatori.

Cresce la patrimonializzazione e migliora del 16% il Margine Operativo Lordo (EBITDA), pari ad oltre 40 milioni di euro (+ 5.621.000 euro sul 2014), grazie soprattutto alle politiche di contenimento dei costi, che tra l’altro hanno permesso una riduzione della tariffa rifiuti del 3,5%.

«Abbiamo concretizzato gli impegni presi all’atto dell’insediamento della nuova governance - commenta il Presidente del Consiglio di Gestione di Etra, Andrea Levorato, in carica dai primi mesi del 2015 – ovvero la razionalizzazione e l’ottimizzazione delle risorse, un freno ai costi operativi e l’attenzione al territorio: quel territorio dove oggi possiamo ridistribuire oltre 77 milioni di euro, il nostro valore aggiunto, in termini di benefici diffusi».

Lo stesso territorio (quello dei 75 Comuni soci, di cui 44 in provincia di Padova, 30 nel vicentino, Resana nel trevigiano) dove sono stati erogati 35 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua, raccolte oltre 214.000 tonnellate di rifiuti e prodotti 18 milioni e mezzo di kwh di energia verde. «E dove impieghiamo oltre 35 milioni di euro in investimenti (ben 30 quelli destinati all’Idrico), di cui oltre il 75% proveniente dagli introiti tariffari – continua Levorato – a dimostrazione che le entrate si trasformano in beneficio diretto per il territorio, chiudendo il circolo virtuoso cittadini-Gestore-Comuni: Etra non solo gestisce i servizi, ma si impegna nel potenziamento della depurazione, ampliamento delle fognature, salvaguardia degli acquedotti e controlli sull’acqua distribuita, basti pensare agli imponenti monitoraggi anti-PFAS che hanno dimostrato la totale potabilità della nostra acqua».

Imponenti i cantieri avviati, ne elenchiamo alcuni: nel padovano si registra il potenziamento dell’impianto di depurazione del Centro Biotrattamenti di Camposampiero fino a 70.000 abitanti equivalenti (oltre 4 milioni di euro), mentre costa 15 milioni di euro l’ampliamento del depuratore di Cittadella fino a 75.000 abitanti equivalenti, investimenti ingenti sono anche quelli per il potenziamento del depuratore di Montegrotto Terme (8 milioni e mezzo di euro) e di Selvazzano Dentro (2 milioni e 700.00 euro); nel vicentino ricordiamo il potenziamento del depuratore di Bassano del Grappa fino a 96.000 abitanti equivalenti, con un importo di 5 milioni di euro, dismissione del depuratore di Lusiana (5 milioni di euro), con la posa di 10 km di fognatura verso quello di Tezze sul Brenta, riqualifica del sistema fognario dell’Altopiano, con l’attivazione della condotta di Roana-Rotzo (1 milione e 600.000 euro) e quasi 2 milioni e mezzo di euro per il potenziamento dell’impianto di depurazione di Asiago fino a 35.000 abitanti equivalenti.