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Comunicati stampa

ACQUA BUONA E POTABILE: PIÙ ANALISI, PIÙ SICUREZZA

La sicurezza dell’acqua distribuita è una mission essenziale per il Servizio Idrico Integrato di Etra, che anche quest’anno si è impegnato quotidianamente per garantire un’acqua buona e potabile ai 595 mila abitanti serviti, cui vengono erogati annualmente oltre 35 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua, prelevati per il 20% da sorgenti, per l’80% da falde acquifere sotterranee.

Un’acqua buona e sicura, garantita nella sua qualità dal Piano di Sicurezza Acquedotto, che prevede una fitta serie di indagini su tutte le matrici disponibili: acqua potabile, acqua reflua, rifiuti liquidi e solidi e anche compost. In quest’ambito il Laboratorio di Etra (certificato Accredia, ISO/IEC 17025:2005) nel corso del 2018 ha analizzato un totale di 18 mila campioni e 180 mila parametri. Per quanto riguarda l’acqua, sottoposti ad indagine 43.500 parametri su 1.730 campioni, cui vanno aggiunte altre 8.000 analisi che vengono affidate a laboratori esterni, inerenti la ricerca di pesticidi, inquinanti chimici (PFAS, PFOA…) ed altro. Nei mesi scorsi, ad esempio, pur non essendovi alcun allarme nel bacino di riferimento, Etra ha realizzato uno specifico monitoraggio per accertare l’assenza di un nuovo inquinante, il GenX (utilizzato nell’attività di produzione dei PFAS), nelle maggiori centrali di emungimento dell’acqua potabile: in effetti non ne è stata riscontrata alcuna presenza.  Anche riguardo ai PFAS e altri composti della stessa famiglia i monitoraggi eseguiti confermano il rispetto degli standard di qualità fissati dalla normativa vigente. 

Quasi 252.000 sono le utenze dell’acquedotto con un grado di copertura è pari a quasi il 90% degli abitanti residenti; oltre 198.000 quelle collegate alla rete fognaria, 197.000 al servizio di depurazione.

Piano di Sicurezza Acquedotto (PSA)

A sorvegliare ogni giorno sul Servizio Idrico è il Piano di Sicurezza Acquedotto (PSA), un accurato sistema di controlli, che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è la miglior forma di protezione della salute dei consumatori e che Etra applica da diversi anni, seguendo le linee guida del Ministero della Salute. Il modello si basa su una valutazione e gestione dei rischi che si definisce integrata, ovvero estesa dalla captazione al rubinetto, tale da proteggere le risorse idriche ed il controllo del sistema e dei processi che vi sono compresi.