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Comunicati stampa

8 marzo: Festa della Donna

Le politiche verso la parità di genere e la qualità di vita dei dipendenti di Etra

Cittadella, 7 marzo 2023 – Tra i responsabili assunti nel 2022 in Etra tre sono donne, che rappresentano in generale poco più di un quarto del totale dei dipendenti. Un segnale forte nella direzione della parità di genere, lanciato da una Governance che vede ben 8 donne nei Consigli di Sorveglianza e di Gestione, su un totale di 19 membri, e la spartizione equa delle presidenze: quello di Sorveglianza è una donna, quello di Gestione è un uomo.

«Dai dati della Camera di Commercio della Provincia di Padova relativi alle aziende attive al 2022 si evince che sul totale delle cariche il 27,8% sono ricoperte da donne che ricoprono il ruolo di amministratrici delegate, consiglieri o presidentesse – spiega Morena Martini, Presidente del Consiglio di Sorveglianza –. Nel caso di Etra siamo al 42%».

Scorrendo i dati relativi a Etra, nel 2022 sono 1022 i dipendenti. Tra le 114 nuove assunzioni vi sono 31 donne che ricoprono prevalentemente profili amministrativi trasversali a tutte le unità organizzative, i tre Quadri e un’Operaia. Il personale di genere femminile è pari al 26% del totale dei dipendenti: 759 uomini e 263 donne. Ricoprono per la stragrande maggioranza ruoli impiegatizi (253), due sono Operaie e otto Quadri. «Nel 2022 abbiamo provveduto con nuove assunzioni a portare la presenza femminile nella fascia dei Quadri da 4 a 8 – continua Martini – su un totale di 25. Ora le donne in quella mansione rappresentano circa un terzo. Le tre nuove assunte coprono i ruoli di Responsabile Servizi di approvvigionamento, Responsabile Ufficio Legale e Protocollo e Responsabile Comunicazione e Relazioni Istituzionali».

«Sono numeri significativi – spiega il Presidente del Consiglio di Gestione, Flavio Frasson – che indicano non solo una concreta “politica di genere”, ma anche di espansione dell’azienda, che punta ad offrire servizi sempre più di qualità e vicini ai nostri cittadini. A questi dati va però aggiunta una più generale politica di conciliazione di vita-lavoro che va a migliorare la qualità del tempo dei nostri dipendenti, uomini e donne, a casa e in ufficio, e che mira a dare una sicurezza nel futuro a loro e alle loro famiglie».

Tra le 31 nuove assunzioni tra le donne, ben 30 sono infatti contratti a tempo indeterminato, una tipologia di contratto che lega all’azienda oltre il 95% del totale dei dipendenti. Flessibile e a misura di dipendente le modalità di tempo-lavoro.

«Circa il 10% del totale dei dipendenti ha chiesto e ottenuto una riduzione oraria per l’anno 2022 – continua Martini – e si tratta per oltre il 90% di donne. È la misura principe che permette di conciliare i tempi della famiglia e del lavoro, ma non è l’unica prevista da Etra».

Sono, infatti, diversi gli strumenti che Etra mette a disposizione per cercare di venir incontro alle diverse esigenze dei lavoratori: oltre alla riduzione oraria (part-time), anche la flessibilità oraria e la cosiddetta ‘banca ore’, strumenti, questi ultimi, consolidati come misura stabile nel 2021 oltre che al lavoro agile. La flessibilità oraria consente di rimodulare l’orario di lavoro secondo le esigenze di conciliazione, in accordo con il proprio Responsabile di Funzione. La banca ore invece consente di accantonare su di un conto individuale le ore prestate oltre il normale orario di lavoro e di utilizzarle in un momento successivo, come riposi aggiuntivi

«Un percorso di attenzione che abbiamo iniziato all’atto del nostro insediamento e che intendiamo sviluppare e potenziare nel tempo – conclude Martini – Puntiamo ad ottenere la Certificazione di Genere (Sistema di Gestione della parità di genere ai sensi della UNI/PDR 125:2022) destinata ai soggetti che perseguono e applicano una politica di gender equality, creando un ambiente lavorativo più inclusivo e meno discriminatorio. Una certificazione che darebbe accesso a specifici contributi del PNRR e ad agevolazioni fiscali che ci darebbero la possibilità di investire ancora e sempre di più sulla qualità di vita e di lavoro dei nostri dipendenti».