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Comunicati stampa

24 SETTEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI FIUMI

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ll 24 settembre si celebra ogni anno il “World Rivers Day”, la Giornata Mondiale dei Fiumi, ricorrenza giunta nel 2023 alla sua 15esima edizione e pensata per sensibilizzare l’opinione pubblica e incoraggiare una migliore gestione dei corsi d’acqua in tutto il mondo.

Il territorio di Etra è 'disegnato' sull’asta del fiume Brenta, in quanto coincide con i Comuni che insistono nel bacino idrografico di questo corso d’acqua, che scorre dall’Altopiano di Asiago attraverso le province a nord di Padova.   

«Siamo profondamente legati a questo fiume, che rappresenta una vera ricchezza per il nostro territorio - commenta il presidente del Consiglio di Gestione di Etra Flavio Frasson -. Lo conosciamo bene e monitoriamo il suo stato di salute, perché sotto di esso si estendono le ricche falde da cui attingiamo la nostra acqua. Il nostro è un territorio dall’altissima qualità idrica che fornisce acqua potabile a circa 1 milione di cittadini tra le province di Padova, Venezia e Rovigo. In questi ultimi anni il fiume è stato messo sotto stress a causa di ondate di siccità, ma anche e soprattutto per l’impatto delle diverse attività dell'uomo».

Proprio per diminuire la pressione antropica ed evitare che gli inquinanti possano raggiungere la rete idrica superficiale, Etra continua ad implementare e migliorare la rete di captazione dei reflui, posando nuove tubazioni: le reti di collettamento fognario servono oltre 207 mila utenti e contano oltre 2.625 chilometri di condotte, di cui nove posati nel solo 2022. Importanti anche gli investimenti per il miglioramento della qualità e della potenzialità della depurazione, che nel 2022 sono stati di oltre 7,7 milioni di euro. Sempre nel 2022 sono stati trattati nei 31 impianti di Etra quasi 37 milioni di metri cubi di acque reflue di scarico delle utenze domestiche, commerciali e industriali, evitando così che finissero nell’ambiente 11.101 tonnellate di carichi organici, 1.289 tonnellate di azoto e 153 tonnellate di fosforo. L’acqua depurata viene reimmessa nei corsi d’acqua in assoluta sicurezza: nel 2021 è stato raggiunto il 99,7% di tasso di conformità alla normativa vigente sugli scarichi dei campioni di acqua depurata, a fronte di una media dei gestori italiani (dato Arera del 2019) del 90.9%.

ll fosforo, in particolare, causa gravi danni agli ecosistemi: degrado ambientale, proliferazione di alghe nocive alla biodiversità acquatica, costi di bonifica e rischi sanitari associati al consumo di acque contaminate, mentre l’azoto è la prima causa di eutrofizzazione, cioè l'eccessivo arricchimento di nutrienti, e comporta rischi per la salute degli animali e dell'uomo.

«Uno dei modi più efficaci ed efficienti per contribuire a una tutela del nostro patrimonio idrico è una manutenzione scientifica e innovativa dei fiumi, con benefici significativi per i territori nel loro complesso - commenta Morena Martini, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Etra -. Questa consapevolezza ci ha portato ad aderire al progetto europeo di riqualificazione fluviale del fiume Brenta, LIFE Brenta 2030, che mira a portare tratti del corso d’acqua al migliore stato ecologico, a favorire la biodiversità e il ritorno delle specie autoctone».

Si tratta di un vero e proprio “restauro ecologico”, co-finanziato dal programma LIFE dell’Unione Europea che vede coinvolti Etra, ente capofila, l’Università di Padova, il Consiglio di Bacino Brenta, Etifor, AVISP (ex Veneto Agricoltura), il Comune di Carmignano di Brenta e Veneto Acque che trasformerà l’aspetto di molti luoghi recuperando lungo il Brenta gli habitat tipici dell’area. Questo  grazie a una serie di azioni che si propongono di integrare la tutela della risorsa idrica con la tutela dell’ambiente naturalistico e socio-economico in cui avvengono i prelievi. Gli interventi del progetto LIFE permetteranno di ricostruire quegli ambienti più sfavoriti e sempre meno presenti lungo il Brenta: le paludi con piante legate a condizioni di acqua stagnante. Già concluso l’intervento nell’area dell’Oasi di Crosara a Nove (VI), mentre sono in corso o al via entro fine anno quelli a Tezze sul Brenta, Cartigliano (VI) e nel bacino di Camazzole nei comuni di Carmignano di Brenta, Cittadella e Fontaniva (PD).