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Comunicati stampa

22 aprile: Giornata Mondiale della Terra

Raccolta differenziata al 74% (Ispra), oltre 5.000 tonnellate annue di compost

In questi giorni Etra regala una calamita ‘verde’  ai Clienti degli Sportelli

 

 

Il modo migliore per aiutare la terra è salvaguardarla, riducendo e riciclando al massimo i rifiuti, un compito che Etra svolge quotidianamente col massimo impegno.  E per ricordare a tutti quanto sia importante differenziare bene le varie tipologie di rifiuto, Etra, in occasione della Giornata Mondiale della Terra del il 22 aprile, offrirà a tutti i Clienti che nei prossimi giorni si recheranno agli Sportelli presenti sul territorio una calamita ‘verde’, che invita alla raccolta differenziata fungendo da promemoria quotidiano.  

Etra svolge il servizio rifiuti per 63 comuni Soci nelle provincie di Padova, Vicenza e Treviso, per un totale di 535.000 abitanti, raccogliendo ogni anno oltre 210.000 tonnellate di rifiuti. Il servizio è caratterizzato dalla Raccolta Differenziata di tutte le principali frazioni di rifiuto effettuata prevalentemente porta a porta, oppure tramite una raccolta stradale con tecnologie come press container i contenitori interrati, o ancora con sistemi stradali a cassonetto. Nella maggior parte dei comuni serviti, viene adottato un sistema che permette la misurazione puntuale dei rifiuti non differenziati prodotti, ispirato al principio europeo “Chi inquina paga”, che incentiva a produrre una minore quantità di rifiuto secco. Con ottimi risultati: lo sforzo per promuovere la raccolta differenziata si è concretizzato nel 2018 in una media totale del bacino che sfiora il 74% (metodo Ispra), con punte d’eccellenza nel Bassanese e nell’area dei Colli Euganei.  

Infine, Etra riporta il rifiuto alla terra: negli impianti di Vigonza e di Bassano del Grappa, Etra produce compost da rifiuti selezionati di natura organica. Solo lo scorso anno, l’agricoltura locale ha potuto approvvigionarsi di oltre 5.000 tonnellate di questo compost di qualità, soggetto ad accurate verifiche e anche a frequenti controlli esterni da parte di enti pubblici terzi, come la Provincia o l’Arpav.