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Comunicati stampa

“Attenti alla domiciliazione bancaria quando le banche si fondono”

Etra consiglia agli utenti di verificare il corretto addebito in conto per evitare insolvenze

Le frequenti fusioni di banche e gli accorpamenti stanno producendo molti disagi nei sistemi di addebito automatico in conto corrente delle forniture.

Se ne è accorta Etra che, indagando su un anomalo numero di insolvenze – bollette dell’acqua e dei rifiuti che risultavano non pagate anche da parte di utenti solitamente ligi –, ha scoperto che, in questi casi di aggregazione, l’istituto di credito subentrante non sempre possiede tutte le informazioni e i dati corretti per poter garantire il pagamento automatico delle bollette.

Ciò comporta la segnalazione a Etra dell’insoluto e l’avvio della procedura di sollecito. In alcuni casi possono scattare le condizioni per imputare le sanzioni di ritardato pagamento.

Questo problema non è responsabilità né dell’utente né di Etra ma è interesse di entrambi verificare che nelle variazioni di assetto societario delle banche i rid (servizi di incasso dei crediti basati su un’autorizzazione continuativa del cliente) vengano riportati con esattezza. Conviene controllare anche qualora la banca dichiari che il passaggio delle autorizzazioni avverrà in modo automatico.

Per essere sicuri di garantire la continuità dei pagamenti, ed evitare penali dovute a morosità, è preferibile ricompilare il modulo per l’autorizzazione all’addebito in conto corrente. Il modulo è disponibile agli Sportelli clienti o sul sito www.etraspa.it nella sezione modulistica; deve essere consegnato, compilato e firmato, in uno degli Sportelli di Etra.

Sempre in tema, è utile ricordare che gli utenti che attivano la domiciliazione bancaria per la bolletta dell’acqua non pagano il deposito cauzionale previsto dalla legge, se hanno un consumo annuo inferiore a 500 metri cubi. Nel caso l’importo del deposito fosse già stato addebitato, verrà rimborsato all’utente nella bolletta successiva.