Giornata Mondiale della Terra 2018

22 Apr 2018

La Raccolta differenziata: lo strumento per la salvaguardia dell’ambiente

Quale maniera migliore per festeggiare la Giornata della Terra che mantenerla pulita?

Un compito che Etra, l’azienda che gestisce il servizio rifiuti per 64 Comuni nelle province di Padova e Vicenza, ha preso a cuore, lavorando negli anni per aumentare la quota di rifiuto differenziato prodotta dai suoi cittadini, circa 530 mila persone che ogni giorno si impegnano nella riduzione del rifiuto secco e per azzerare la quota di rifiuto conferito in discarica. Da diversi anni, infatti, nel proprio territorio Etra ha chiuso le discariche, soggette ora ad un percorso di bonifica, e conferisce tutta la parte del rifiuto non riciclabile all’inceneritore.

«Nella raccolta differenziata vantiamo risultati di eccellenza - spiega il Presidente del Consiglio di Gestione di Etra Andrea Levorato – affiancati in questo nostro percorso di attenzione all’ambiente dalle Amministrazioni dei 64 Comuni serviti, ma anche e soprattutto grazie alla forte sensibilità e collaborazione dimostrata dai cittadini. Nel 2016 Etra ha gestito 215 mila tonnellate di rifiuti, di questi ben il 71% è stato avviato al riciclo. Un dato significativo se confrontato con quello nazionale: 52,5 %. Nel 2017 è diminuita la quota di rifiuto trattato, scesa a 211 mila tonnellate, ma continua ad aumentare quella del rifiuto differenziato, salito al 71,7%».

End of waste, la fine del rifiuto

In che modo si aiuta la Terra con la Raccolta Differenziata? Trattando le diverse frazioni di rifiuto in modo adeguato per trarne materiale da riutilizzare. Così si risparmiano materie prime e l’energia necessaria per ricavarle dalla terra. Pensiamo per esempio alla plastica, prodotta con il petrolio. Ricavare plastica dalla… plastica permette di evitare l’uso di altro petrolio, di diminuire l’inquinamento derivato dal processo di trasformazione in plastica, ma anche l’inquinamento che deriva dal bruciare la plastica che finisce tra i rifiuti.

«La filosofia è quella dell’end of waste, l’apice della cosiddetta economia circolare – continua Levorato -  ovvero la trasformazione del rifiuto in risorsa. Un principio che da sempre presiede alle

attività di Etra, una delle prime aziende in Italia ad avviare la tipologia di raccolta differenziata ‘spinta’ e da allora attiva nel mettere in campo le migliori tecnologie e processi per rendere il ciclo sempre più efficace. È d’accordo anche l’Unione Europea che ha recentemente provveduto a regolare i processi dell’economia circolare emanando un pacchetto di Direttive e Regolamenti».

Quando il rifiuto diventa risorsa

Etra oggi è leader nella valorizzazione del rifiuto e nella sua trasformazione in risorsa: lo scarto viene trasformato fino a fargli perdere la qualifica di rifiuto ottenendo materiali destinati alla commercializzazione e all’impiego nei cicli produttivi. Gli impianti aziendali sono ‘fabbriche di materiali’, in cui arriva un rifiuto e ne esce la materia prima secondaria, che può essere gestita secondo le regole del libero mercato. Dove questo non avviene, Etra cede il rifiuto a partner specializzati che ne gestiscono il percorso di riciclo secondo regole ben precise.

«Gli imballaggi, carta, plastica e alluminio – spiega Levorato - vengono lavorati nei nostri impianti di Campodarsego e San Giorgio delle Pertiche. Il rifiuto organico e il verde vengono trasformati negli impianti di Vigonza e Bassano in compost ed energia. Nel 2016 Etra ha prodotto energia dal rifiuto per oltre 17 milioni di kWh, coprendo ben il 23,2% delle sue necessità energia verde che evita l’emissione nell’ambiente di oltre 9.000 tonnellate di CO2. Infine, dal trattamento dei materiali ricavati dallo spazzamento, nell’impianto di Limena Etra ricava ghiaie, limi e sabbie da utilizzare nel settore edile».

L’attenzione all’ambiente…paga!

«L’ambiente più pulito si coniuga anche con risparmi concreti. Infatti – conclude il Presidente Levorato – a fronte del conferimento dei rifiuti da imballaggi conferiti da raccolta differenziata Etra ha ricavato nel 2017 circa 6,5 milioni di euro, cioè 12.2 euro per abitante contro una media nazionale di 6 euro/ab, e veneta di 10 euro/ab (dato 2016). Soldi che, sommati a quanto ottenuto dalla vendita dei materiali riciclabili nel libero mercato, circa 1,5 milioni di euro, permettono la riduzione dei costi pagati dai cittadini in bolletta».