Acque sotterranee, una risorsa da proteggere

22 Mar 2022

La falda nel Bacino del Brenta è una delle priorità nei programmi di Etra

 “Acque sotterranee – Rendiamo visibile l’invisibile”: è questo il tema della Giornata Mondiale dell’Acqua 2022, che cade il 22 marzo. Giornata istituita dall’ONU a partire dal 1993, la ricorrenza si concentra ogni anno su un aspetto diverso, ma sempre legato alla risorsa più essenziale che ci sia sul globo terrestre, l’oro blu. Perché il tema 2022 è dedicato alle acque sotterranee? “Le acque sotterranee sono invisibili - spiega l’Organizzazione – ma il loro impatto è visibile ovunque. Fuori dalla nostra vista, sotto i nostri piedi, le acque sotterranee sono un tesoro nascosto che arricchisce la nostra vita. Quasi tutta l’acqua fresca allo stato liquido nel mondo scorre sotto terra. Ma con l’aggravarsi dei cambiamenti climatici, l’acqua sotterranea è sempre più a rischio. Dobbiamo tutti collaborare per gestire in modo sostenibile questa preziosa risorsa. Le acque sotterranee non si possono vedere, ma si devono salvaguardare”.

“Il Veneto – spiega Flavio Frasson, Presidente del Consiglio di Gestione di Etra - è una delle regioni più ricche d’acqua in Europa: le sue falde acquifere costituiscono una delle riserve idriche più importanti del continente, sia per potenzialità che per qualità; proprio le acque sotterranee sono la fonte principale di acqua per il servizio idrico gestito da Etra, motivo per cui non dobbiamo mai abbassare la guardia. Il mantenimento di standard qualitativi elevati per distribuire l’acqua richiede la nostra costante attenzione nella tutela dei punti di captazione, nei controlli analitici, nell’evitare al massimo gli sprechi e le perdite: tutti aspetti gestiti nel nostro PSA - Piano di Sicurezza Acquedotto”. Il PSA è uno strumento di gestione che, sulla base della valutazione dei potenziali pericoli e dei rischi associati al sistema idropotabile, definisce le azioni, le misure di controllo e i monitoraggi da mettere in atto per garantire la qualità e la fornitura di acqua al consumatore. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità è la miglior forma di protezione della salute dei consumatori ed Etra lo applica da diversi anni, seguendo le linee guida del Ministero della Salute. I controlli analitici interni sono arrivati a ben 53697 parametri su 2497 campioni all'anno, cui si aggiungono 5233 parametri affidati a laboratori esterni: per la maggior parte, infatti, le analisi vengono eseguite nel laboratorio interno di Etra, sempre più dotato di strumenti e quindi più autonomo nella ricerca di eventuali contaminanti.

Il controllo del prelievo idrico, poi, è essenziale per il mantenimento dell’equilibrio idrogeologico e la tutela della risorsa. “L'’attenzione  per la protezione delle fonti idriche cresce – aggiunge Frasson -. Il livello della falda dipende essenzialmente dalla quantità delle precipitazioni e dalla portata del fiume Brenta che, nell’alta pianura, ha effetti sia sulla circolazione idrica sotterranea sia sulle caratteristiche dell’acqua: tutti aspetti che sono sempre più messi a rischio dai cambiamenti climatici e che vanno tenuti costantemente sotto controllo”.