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Comunicati stampa

Approvato il Piano industriale 2016 - 2018

Investimenti e strategie

 

Il Piano industriale 2016-2018 di Etra spa è stato approvato oggi, a grandissima maggioranza, nel corso dell’Assemblea dei Sindaci soci che si è svolta a Cittadella. I Sindaci, dopo i necessari approfondimenti sui contenuti del documento, proposto per la prima volta dalla nascita della multiutility, hanno così dimostrato di condividere le linee proposte dai Consigli di Gestione e di Sorveglianza e hanno dato mandato per procedere nelle scelte strategiche e negli investimenti.

Per questo il primo ringraziamento, hanno detto i Presidenti dei Consigli di Gestione e Sorveglianza, Andrea Levorato e Cristiano Montagner, va proprio ai primi cittadini dei Comuni Soci, i quali hanno preso una decisione di forte impatto positivo sulla crescita futura di Etra.

«Questo passaggio storico – dicono -  salvaguarda le attività prevalenti della Società. Il pensiero va a tutti i dipendenti di Etra e a chi si è adoperato al massimo per raggiungere questo obiettivo».

«Un solido Piano Industriale ci permette di intraprendere un percorso di pianificazione e di crescita – spiega il presidente Andrea Levorato – facendo fronte in modo efficace a elementi esterni come la minaccia dell’espansione nel nostro territorio di gruppi quotati e il quadro normativo sui servizi pubblici in costante evoluzione (Decreti Madia, AEEGSI, Decreto Sblocca Italia): allo stesso tempo possiamo anche cogliere pienamente le nuove opportunità, che per noi si concretizzano nella maggiore apertura al sistema creditizio, nuove strategie industriali e di processo e una maggiore efficienza e qualità».

Terzo operatore in Veneto nell'Idrico, quarto nel Servizio Rifiuti, oggi Etra è un gruppo che comprende 5 aziende partecipate e 2 controllate.

«Il Piano Industriale 2016-2018 – illustra il Presidente Montagner - fotografa il contesto e l'attuale posizionamento della Società, disegnando una realtà solida ed efficiente, con grossi potenziali di rafforzamento e capacità di diversificare, toccando diverse aree di business. Ma soprattutto chiarisce il forte ruolo portante di Etra sul territorio, grazie alla vicinanza alle esigenze dei Comuni e dei cittadini».

Gli investimenti

Se in dieci anni, dal 2006 al 2015, sono stati realizzati 352 milioni di investimenti, le cifre del prossimo triennio sono più ambiziose: il piano prevede investimenti nel Servizio Idrico Integrato per 108 mln di euro con il reinvestimento del 50% delle tariffe incassate. Per quanto riguarda il Servizio Rifiuti, invece, gli investimenti ammonteranno a 34 milioni di euro nel triennio 2016-2018, puntando anche all'aumento delle utenze

Si pensa anche al Consolidamento dei servizi a mercato attraverso l’ampliamento dell’offerta del servizio di trattamento di rifiuti liquidi prodotti nel territorio.

Gli investimenti mireranno soprattutto a migliorare le performance dei depuratori, a estendere le condotte fognarie, ad intensificare la ricerca e riduzione delle perdite e la campagna di sostituzione dei contatori.

L’obiettivo del 70% nella raccolta differenziata (previsto dal pacchetto ambientale europeo) è già stato raggiunto da Etra, che ora si pone il target del 76% nel 2020 continuando nella politica di riduzione delle tariffe. Un risultato da raggiungere grazie alla standardizzazione del servizio, con la tariffa a corrispettivo, e sistemi di raccolta puntuale, razionalizzando la logistica con la creazione di due soli poli logistici sovracomunali a Bassano e a Camposampiero e chiudendo i cicli dei rifiuti in ambito locale per governare i flussi e stabilizzare i prezzi di smaltimento.

Investimenti che comunque avverranno a fronte di un costante contenimento dei costi, uno dei pilastri dell’attuale governance di Etra, che lo scorso anno ha diminuito le tariffe del 3,5% in 48 Comuni, e quest’anno sta applicando un sistema modulare di premialità che permette di aggiungere fino ad un ulteriore 2% di riduzione.

Ricavi e utili

Sul piano economico-finanziario, se il valore della produzione nel 2014 era di 169 milioni di Euro, il Piano prevede un aumento dei ricavi fino a 193 milioni nel 2018, con un valore aggiunto distribuito sul territorio che sfiorerà i 100 milioni di euro, mentre gli utili si attesteranno al 2% sul valore della produzione. In particolare, per quanto riguarda il servizio idrico, si passa dai 90.8 milioni di ricavi totali (consuntivo 2014) ai 107 del 2016-2018; per il servizio rifiuti dai 74,8 milioni ad 84.

Gli scenari futuri

Questione aperta ed oggi attualissima, quella dei processi aggregativi, cui Etra guarda ma sempre con la precondizione di non venir meno alle garanzie di requisiti come una proprietà saldamente pubblica, l'appartenenza territoriale o benefici di carattere industriale come le economie di scala, e la trasparenza nella gestione, cavallo di battaglia della nuova governance fin dal giorno dell’insediamento.

Il Piano, dopo un     ‘attenta analisi dei diversi scenari, identifica l’aggregazione con altre mono/multiutility in una sola multiutility il percorso che permette la migliore valorizzazione del territorio e degli assetti impiantistici. In particolare, questa soluzione soddisfa a tutti i requisiti di contiguità territoriale, gestione unitaria di più servizi, a benefici di carattere industriale, alla chiusura dei cicli, alle economie di scala, al mantenimento degli attuali indici di performance EBITDA, ai livelli di investimento, all’equilibrio economico-finanziario di tutte le società del gruppo, al consolidamento della posizione di leadership nel Veneto, al mantenimento della proprietà in mano pubblica e alla semplificazione dell’architettura societaria.