ETRA PRESENTA IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ E IL PIANO INDUSTRIALE
Un Piano industriale 2023-2027 ambizioso e un Bilancio di sostenibilità a disposizione degli utenti e non solo
Il Bilancio di sostenibilità e il Piano industriale 2023-2027 sono stati presentati, nella sede Etra di Rubano, dal Presidente del Consiglio di gestione Flavio Frasson, dal Direttore generale Domenico Lenzi e dai Direttori Daniele Marchesin (Finanziario), Davide Torroni (Persone Relazioni e Cultura), Alberto Liberatore (Servizio Idrico Integrato), Roberto Parolin (Servizio Ambientale Integrato) e Daniele Benin (Servizi Generali e Approvvigionamenti).
Il Bilancio di sostenibilità
Un’operazione di trasparenza, di informazione e partecipazione: è questo il Bilancio di sostenibilità, che Etra, Multiutility a servizio di quasi 600 mila abitanti e 70 Comuni tra la provincia di Padova e Vicenza, sceglie di pubblicare puntualmente ogni anno da 16 anni nonostante non vi sia obbligo di legge, a disposizione degli utenti e non solo.
«È uno strumento che certifica le nostre attività in maniera trasparente – spiega il Presidente del Consiglio di gestione di Etra, Flavio Frasson – Siamo stati tra i primi in Italia a pubblicarlo con regolarità, e ci crediamo al punto tale che impegna i nostri uffici per diversi mesi nella sua compilazione. Questo nonostante non sia un obbligo di legge, ma una scelta consapevole della Governance che risponde a valori di trasparenza e responsabilità sociale. Secondo i principi aziendali di attenzione alla persona e all’ambiente, integrità e trasparenza nella gestione delle attività».
Il volume, che nella sua versione estesa conta 214 pagine, 36 in quella sintetica, ed è scaricabile dal sito di Etra, affronta tutti i temi attinenti le molte attività dell’azienda nell’anno precedente, in questo caso il 2022.
«Si parla, soprattutto attraverso i numeri, dei servizi erogati, della governance e dei suoi principi e della gestione nello spirito della sostenibilità, non solo ambientale ma anche delle performance economiche e del valore distribuito, di investimenti per il territorio e del costo dei servizi – spiega la Presidente del Consiglio di Sorveglianza, Morena Martini – Molto lo spazio dedicato alla sostenibilità ambientale declinata secondo i servizi erogati: l’idrico, i rifiuti, i consumi energetici e le emissioni. Si chiude con la sostenibilità sociale, diversità e inclusione, formazione, salute e sicurezza per i dipendenti».
«I dati che contiene non sono solo numeri, ma la dimostrazione della ricaduta positiva della nostra attività sul territorio, sulle persone e sull’ambiente – spiega il Direttore generale di Etra, Domenico Lenzi – Il Bilancio di sostenibilità certifica in modo chiaro come abbiamo messo le persone al primo posto, concentrandoci sul benessere delle nostre comunità, del nostro territorio e delle nuove generazioni e rafforzando la capacità di risposta alle sfide attuali e future, nel rispetto dei principi della sostenibilità».
Idrico: acqua risorsa preziosa
L’acqua erogata da Etra è buona, sicura, sempre disponibile, questo grazie anche ad investimenti per 51,8 milioni di euro diretti a migliorare le reti e la depurazione. Etra sta lavorando per rendere il processo che porta l’acqua nelle nostre case sempre più sostenibile. Nell'ottica del risparmio di una risorsa che non è più considerata inesauribile e della mitigazione dell’impatto ambientale delle attività umane, nel 2022 siamo riusciti a ridurre il prelievo del 3,8 per cento rispetto all’anno precedente per un totale di 61 milioni e 181 mila metri cubi di acqua complessivi. Non solo: si è lavorato per la riduzione delle perdite, nel 2022 il 33,3 per cento, a fronte di una media dei gestori idrici italiani del 40,7 per cento, con un miglioramento rispetto al 2021 di 1,4 punti percentuali.
Ambiente: valorizzazione del rifiuto
Per quanto riguarda il servizio rifiuti, nel 2022 Etra ha gestito la raccolta di 221,8 mila tonnellate di rifiuti urbani e assimilati per 62 Comuni soci e 550 mila abitanti, con una media di raccolta differenziata del 76,4%. Di tutto il rifiuto raccolto sono state avviate a recupero oltre 201.000 tonnellate, pari al 91 per cento.
Da aggiungere che proprio nel 2022 è stato immesso in rete il primo metro cubo di biometano prodotto dal biogas dell’impianto di trattamento di rifiuti di Etra a Bassano del Grappa, combustibile di qualità immesso nella rete SNAM. Un passo importante nella valorizzazione della frazione umida del rifiuto domestico, sempre meno rifiuto e sempre più risorsa nell’ottica dello sviluppo dell’economia circolare.
Etra: volano di sviluppo per il territorio
Nel 2022 gli acquisti di beni e servizi da parte di Etra sono stati quasi 151 milioni di Euro, di questi il 61,9 per cento all’interno del Veneto e il 44,2 per cento nelle province di Padova e Vicenza. Dati in crescita rispetto al 2021. Questo significa che l’attività di Etra continua a creare valore per il territorio.
Inoltre, l’acquisto di beni e servizi contribuisce anche a sostenere l’occupazione tra i fornitori. Tale occupazione indiretta è stimabile nel 2022 in 448 lavoratori, di cui 89 provenienti da cooperative sociali. Questi valori, insieme ai dati relativi agli investimenti, nel 2022 70,6 milioni di euro, rafforzano il ruolo di Etra quale player fondamentale dell’economia locale e garanzia di continuità occupazionale.
A proposito di occupazione, sono 1.023 i dipendenti di Etra nel 2022, in crescita del 2,4 per cento rispetto al 2021. Di questi, 44 appartengono alle categorie protette, 17 di nazionalità non italiana. Il 25,7 per cento sono donne, una percentuale maggiore rispetto alla media delle utilities italiane del 2021, che era il 23 per cento. Tra i 31 tra quadri e dirigenti le donne sono 8 e tra gli impiegati rappresentano il 56 per cento. In crescita le ore di formazione, il 35 per cento in più rispetto al 2021, circa 30 ore/anno per dipendente.
Infine, i risultati economici e patrimoniali di Etra presentano un’azienda solida, affidabile ed in buona salute, sintomo dell’adeguatezza della strategia operativa pianificata. Nell’esercizio 2022, il valore economico globale lordo creato dall’azienda si attesta a euro 185,2 milioni (+12% rispetto al 2021). L’85% della ricchezza generata da Etra è stata distribuita agli stakeholder, mentre il 15% è stato destinato a sostenere l’importante piano di investimenti e a rafforzare la sostenibilità finanziaria della società.
Il Piano Industriale 2023-2027
Il Piano industriale prevede un investimento per i prossimi 15 anni di 1 miliardo di euro tra settore idrico e ambiente, a vantaggio del territorio, dei Comuni soci e della sostenibilità.
«Il Piano definisce gli indirizzi strategici di Etra come Ente di riferimento territoriale - continua Frasson - I capisaldi sono la continuità nella gestione dei servizi pubblici locali, la tutela dell’ambiente e della risorsa idrica, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e lo sviluppo sostenibile del territorio. Questo agendo su quattro direttrici: la decarbonizzazione, l’ammodernamento infrastrutturale, la digitalizzazione e la circolarità».
I contenuti
Le due grandi scommesse per il futuro sono l'efficientamento energetico, a partire dall’utilizzo di fonti rinnovabili con l’estensione del fotovoltaico e gli investimenti nella produzione di biogas e biometano Inoltre, si continua a puntare sull’ammodernamento di impianti e sedi e sulla realizzazione di nuovi poli logistici della raccolta rifiuti come quelli di Rubano, Bassano, Asiago e Camposampiero.
Si continuerà nell’attività di ricerca delle perdite, di miglioramento e implementazione delle reti idriche e fognarie, nella centralizzazione del servizio depurazione, nella messa in sicurezza dei pozzi pedemontani e del sistema idrico dell’Altopiano di Asiago.
Per il miglioramento del servizio rifiuti, in collaborazione con i Comuni soci e il Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti, si interverrà portando la raccolta su 5 giorni, realizzando la tariffa unica anche per le utenze non domestiche, aprendo gli ecocentri dovunque siano a tutti gli utenti, prevedendo isole aperte h24 e introducendo per i Comuni un servizio di vigilanza ambientale. Tutto questo per raggiungere l'obiettivo della raccolta differenziata entro il 2030, fissato dalla Regione Veneto all’84% a livello regionale e declinato per ciascun bacino territoriale con specifici obiettivi.
Si investirà ancora nel personale, nella formazione e nella sicurezza. Per quanto riguarda i servizi all’utenza e amministrativi, si lavora per l’integrazione del portale e della App per i clienti, per il miglioramento del gestionale, per il censimento utenze non domestiche e per potenziare il servizio clienti.
Il futuro di Etra: il passaggio al CdA e Società Benefit
Uno dei punti fondanti, il passaggio dall’attuale sistema duale di gestione verso un sistema più snello, che vedrà la costituzione di un Consiglio di Amministrazione e di un collegio Sindacale cui saranno rispettivamente demandati la gestione ed il controllo aziendale. Il cosiddetto Controllo Analogo sulle scelte strategiche della Società continuerà, invece, ad essere svolto dalla Conferenza dei Servizi, cui saranno attribuiti poteri potenziati. Al suo interno un Comitato Operativo con compiti istruttori e di raccordo con il management aziendale.
Infine, Etra acquisterà presto la qualifica di Società Benefit, e cioè di una società che, per volontà dei Comuni/Soci, persegue non solo i tipici scopi societari, ma anche obiettivi funzionali al bene collettivo.